In questo periodo sul nostro Paese le giornate si ripetono quasi come una fotocopia l’una dell’altra: al Sud si boccheggia sotto una delle più intense ondate di caldo mai osservate in giugno, mentre il clima è accettabile solo sull’estremo Nordovest, dove qualche temporale pomeridiano di tanto in tanto si incarica di alleviare un po’ l’afa.
Ma se allarghiamo lo sguardo al di fuori dell’Italia oggi pomeriggio i fulminometri (gli strumenti in grado di identificare e localizzare le scariche elettriche prodotte dai temporali) ci hanno restituito un’immagine inconsueta: una catena quasi ininterrotta di temporali che si snoda dal nordovest della Turchia fino alla Finlandia meridionale.
Come è possibile? E’ forse attiva sull’Europa orientale una “perturbazione” che si allunga per più di 2000 Km?
Diciamo subito che no, una perturbazione del genere non esiste, ma che questa situazione singolare non è del tutto frutto di una coincidenza, poiché è almeno in parte collegata alla vasta massa di aria straordinariamente calda che dal Mediterraneo si è spinta fino a ricoprire la Russia europea.
I temporali osservati si sviluppano per lo più all’interno dell’aria calda al confine con quella più fresca presente sul settore centro occidentale del continente e questo è vero principalmente per la linea convettiva che si estende dalla Polonia orientale fino alla Finlandia attraversando le Repubbliche Baltiche. In parti di questo settore la circolazione dei venti a basse quote è così blanda che è abbastanza difficile individuare la posizione precisa del sistema frontale. Con riferimento all’analisi effettuata dal Met Office britannico (figura 3) è evidente che i temporali si formano nel settore pre-frontale, quindi entro l’aria calda, a levante di un debole fronte freddo in lento spostamento verso est dal mar Baltico. La dinamica è un poco più vivace sulla Finlandia meridionale, dove, coerentemente, si è osservata anche la formazione di una debole circolazione di bassa pressione. Possiamo osservare che, a dispetto di un quadro sinottico che appare caratterizzato, almeno nei bassi strati, da gradienti (contrasti termici) poco marcati, i temporali si sviluppano in file sorprendentemente ordinate!
I temporali che si sono formati più a sud (in Romania e in Turchia) non possono essere messi in relazione con quelli dell’Europa nordorientale. L’attività convettiva sulla caldissima Romania è stata favorita dall’orografia: la forma della linea temporalesca che divide in due questa nazione è perfettamente sovrapponibile alla dorsale montuosa dei Carpazi. I temporali osservati sull’area del Bosforo invece sono stati innescati da una debole circolazione di aria meno calda presente sul mar Nero in lento spostamento verso la Turchia.
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