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Dalla Turchia alla Finlandia: una singolare catena di temporali lunga 2 mila chilometri

In questo periodo sul nostro Paese le giornate si ripetono quasi come una fotocopia l’una dell’altra: al Sud si boccheggia sotto una delle più intense ondate di caldo mai osservate in giugno, mentre il clima è accettabile solo sull’estremo Nordovest, dove qualche temporale pomeridiano di tanto in tanto si incarica di alleviare un po’ l’afa.

Ma se allarghiamo lo sguardo al di fuori dell’Italia oggi pomeriggio i fulminometri (gli strumenti in grado di identificare e localizzare le scariche elettriche prodotte dai temporali) ci hanno restituito un’immagine inconsueta: una catena quasi ininterrotta di temporali che si snoda dal nordovest della Turchia fino alla Finlandia meridionale.

Figura 1: scariche elettriche alle ore 16 del 23 giugno 2021. I colori rappresentano orari diversi (le scariche più recenti sono gialle, le rosse sono più vecchie di circa un’ora). Fonte: www.blitzortung.org

Come è possibile? E’ forse attiva sull’Europa orientale una “perturbazione” che si allunga per più di 2000 Km?

Diciamo subito che no, una perturbazione del genere non esiste, ma che questa situazione singolare non è del tutto frutto di una coincidenza, poiché è almeno in parte collegata alla vasta massa di aria straordinariamente calda che dal Mediterraneo si è spinta fino a ricoprire la Russia europea.

Figura 2. Temperature alla quota di 850 hPa (circa 1500 m) sopra l’Europa nel primo pomeriggio del 23 giugno 2021. Si notino i valori eccezionalmente alti (20°C) anche a nord di Mosca.

I temporali osservati si sviluppano per lo più all’interno dell’aria calda al confine con quella più fresca presente sul settore centro occidentale del continente e questo è vero principalmente per la linea convettiva che si estende dalla Polonia orientale fino alla Finlandia attraversando le Repubbliche Baltiche. In parti di questo settore la circolazione dei venti a basse quote è così blanda che è abbastanza difficile individuare la posizione precisa del sistema frontale. Con riferimento all’analisi effettuata dal Met Office britannico (figura 3) è evidente che i temporali si formano nel settore pre-frontale, quindi entro l’aria calda, a levante di un debole fronte freddo in lento spostamento verso est dal mar Baltico. La dinamica è un poco più vivace sulla Finlandia meridionale, dove, coerentemente, si è osservata anche la formazione di una debole circolazione di bassa pressione. Possiamo osservare che, a dispetto di un quadro sinottico che appare caratterizzato, almeno nei bassi strati, da gradienti (contrasti termici) poco marcati, i temporali si sviluppano in file sorprendentemente ordinate!

Figura 3 Distribuzione della pressione al suolo e analisi dei fronti a cura del Met Office www.metoffice.gov.uk

I temporali che si sono formati più a sud (in Romania e in Turchia) non possono essere messi in relazione con quelli dell’Europa nordorientale. L’attività convettiva sulla caldissima Romania è stata favorita dall’orografia: la forma della linea temporalesca che divide in due questa nazione è perfettamente sovrapponibile alla dorsale montuosa dei Carpazi. I temporali osservati sull’area del Bosforo invece sono stati innescati da una debole circolazione di aria meno calda presente sul mar Nero in lento spostamento verso la Turchia.

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Lorenzo Danieli

Sono nato a Como nel 1971 e ancora oggi risiedo nei pressi del capoluogo lariano. Dopo la maturità scientifica ho studiato fisica all’Università degli Studi di Milano, dove mi sono laureato con una tesi di fisica dell’atmosfera. La passione per la meteorologia è nata quando ero un ragazzino e si è trasformata successivamente nella mia professione. Con il tempo sono andati crescendo in me l’interesse per la natura e per tutte le tematiche legate all’ambiente, fra le quali le cause e le conseguenze del cambiamento climatico.

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