Le energie rinnovabili registrano un altro anno record. Nonostante la pandemia e il vertiginoso aumento dei costi delle materie prime il balzo in avanti è stato molto netto anche rispetto al 2019, anno importante per questo settore. Secondo l’International Energy Agency (IEA), quest’anno sono stati prodotti circa 290 GW di nuova capacità di generazione di energia rinnovabile, principalmente sotto forma di turbine eoliche e pannelli solari. Secondo le tendenze attuali, la capacità di generazione di energia rinnovabile supererà quella dei combustibili fossili e dell’energia nucleare combinati entro il 2026.
È senza dubbio di una buona notizia, ma questo livello di crescita non è ancora abbastanza: si tratta di circa la metà di quello richiesto per soddisfare lo zero emissioni nette di carbonio entro la metà del secolo.
Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE, ha espresso molta soddisfazione per questo boom delle rinnovabili. Il direttore ha dichiarato su Twitter: “Le aggiunte record di energia rinnovabile di quest’anno sono un altro segno che sta emergendo una nuova economia energetica globale. Gli alti prezzi delle materie prime e dell’energia che stiamo vedendo oggi pongono nuove sfide per l’industria delle rinnovabili. Anche i prezzi elevati dei combustibili fossili rendono le rinnovabili ancora più competitive”.
Prevediamo che le energie rinnovabili rappresenteranno quasi il 95% della crescita della capacità energetica globale fino al 2026, con il solo fotovoltaico che ne fornirà più della metà. Questa situazione è determinata anche da un maggiore sostegno da parte delle politiche e da impegni più ambiziosi assunti durante la COP26.
Le energie rinnovabili sono sulla buona strada per una crescita record nonostante i prezzi elevati delle materie prime e dei trasporti
Se i prezzi delle materie prime, prosegue Birol, rimarranno alti fino alla fine del 2022, eliminerebbero 5 anni di riduzioni dei costi per l’energia eolica e 3 anni di riduzioni per il solare fotovoltaico.
Si prevede inoltre che la domanda di biocarburanti crescerà fortemente fino al 2026, con l’Asia che rappresenterà quasi il 30% della nuova produzione. L’India supererà il Canada e la Cina nei prossimi anni per diventare il terzo mercato mondiale per l’etanolo, dietro a Stati Uniti e Brasile
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