Oggi, martedì 23 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia. Il tema scelto per l’edizione 2021 è “L’oceano, il nostro clima e il tempo“. Come spiega l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization), infatti, quando si tratta del tempo e del clima, si tende a pensare solo a ciò che succede nell’atmosfera. Tuttavia, se si perde di vista l’oceano, non si ha un quadro completo.
L’oceano copre il 70% della superficie terrestre e dunque rappresenta un importante motore del tempo e del clima mondiale, svolgendo anche un ruolo centrale nel cambiamento climatico. L’oceano inoltre è fondamentale in termini di economia globale poiché trasporta oltre il 90% del commercio mondiale e sostiene il 40% dell’umanità che vive entro 100 km dalla costa. Per tutti questi fattori, i servizi meteorologici e idrologici nazionali monitorano regolarmente l’oceano e i suoi cambiamenti. Attività che purtroppo i crescenti impatti dei cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più complicata.
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Il tema della Giornata mondiale della meteorologia, vale a dire “L’oceano, il nostro clima e il tempo”, celebra appunto l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (OMM) nel collegare l’oceano, il clima e il tempo all’interno del Sistema Terra. L’edizione 2021 segna inoltre l’inizio del Decennio delle scienze oceaniche delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (2021-2030) che concentra tutti gli sforzi utili a far sì che la scienza oceanica, attraverso idee innovative e trasformative, diventi una base di informazioni per sostenere lo sviluppo sostenibile.
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La Giornata Mondiale della Meteorologia mette al centro l’oceano e i suoi cambiamenti. Come ricorda ed evidenza la WMO, i cambiamenti climatici stanno riscaldando l’oceano sempre di più e sempre più in fretta, con effetti profondi sul tempo. Il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati e l’ultimo decennio, dal 2011 al 2020, è stato il più caldo mai registrato. Il calore degli oceani è a livelli record, l’acidificazione degli oceani continua.
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Lo scorso anno abbiamo assistito a periodi di siccità prolungati, che hanno finito per estendere le stagioni degli incendi in tutto il mondo. Le temperature oceaniche calde hanno contribuito ad alimentare una stagione record degli uragani atlantici e cicloni tropicali insolitamente intensi nell’Oceano Indiano e nel Pacifico meridionale.
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Il ghiaccio marino si sta sciogliendo e il tasso di innalzamento del livello del mare è accelerato: nel 2020, il minimo annuale del ghiaccio marino artico è stato tra i più bassi mai registrati. Tenendo conto di tutti questi preoccupanti aspetti, l’OMM ha un grande interesse nel sostenere la ricerca, le osservazioni, le previsioni e i servizi per l’oceano tanto quanto l’atmosfera, la terra e la criosfera.
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