Territorio

Api in pericolo, ecco perché abbiamo bisogno di loro

Crisi ambientale e pesticidi mettono a dura prova la sopravvivenza delle api e di tutti gli insetti impollinatori, ma da loro dipendono molte altre specie e i nostri raccolti

Giovedì 20 maggio celebriamo la giornata mondiale delle api, una delle specie che subiscono in modo più catastrofico l’impatto che le nostre azioni hanno sull’ambiente.

La giornata dedicata alle api è stata istituita dall’Onu proprio per accendere i riflettori su quanto sia critica la situazione. Una situazione che desta preoccupazione ormai da anni, ma che da un’analisi recente appare ancora più drammatica di quanto ci si aspettasse. Una ricerca pubblicata su One Earth all’inizio del 2021 ha infatti analizzato la situazione generale delle api del mondo: sono oltre 20 mila quelle note in tutto il pianeta. I risultati sono preoccupanti: un quarto di tutte le specie conosciute non viene più censito.
L’analisi non permette di sancire con assoluta certezza se le api siano davvero a rischio estinzione, ma non possiamo permetterci di correre questo pericolo.

Un mondo senza api, infatti, non dovrebbe rinunciare solo al miele, ma si troverebbe privato della maggior parte della frutta e della verdura che consumiamo ogni giorno. L’impatto sarebbe estremamente grave per gli esseri umani: insieme alle farfalle e agli altri impollinatori, le api sono responsabili delle buona resa del 75 per cento dei raccolti da cui dipendiamo.

Foto Unsplash

Sul piatto c’è tutta la biodiversità del Pianeta, perché anche le altre specie animali perderebbero i principali mezzi di sostentamento.

Le principali minacce per la sopravvivenza di queste specie così preziose sono le malattie e i pesticidi, in particolare i neonicotinoidi, usati nelle monocolture e nelle colture intensive.
Un recente studio ha denunciato come l’impatto tossico dei pesticidi sia raddoppiato nel giro di appena un decennio: ne abbiamo parlato qui.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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