Un team di astronomi ha osservato per la prima volta il modo in cui un buco nero ha divorato una stella che era passata troppo vicino. La scoperta, sensazionale, è stata resa possibile da osservazioni condotte sia da terra che dallo spazio, con il Very Large Telescope e il New Technology Telescope dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), i telescopi della rete globale Osservatorio Las Cumbres e il satellite Swift della Nasa.
Gli strumenti hanno catturato il fenomeno, molto raro, dell’esplosione emessa dalla stella che veniva risucchiata da un buco nero supermassivo.
La morte della stella si è verificata a 215 milioni di anni luce, in una galassia nella costellazione dell’Eridano: questo fenomeno si verifica quando una stella, passando troppo vicina a un buco nero, viene distrutta dalla sua estrema attrazione gravitazionale. In questi casi si assiste a un processo che gli scienziati hanno chiamato “spaghettificazione“: il buco nero distrugge la stella riducendola in sottili flussi di materia. Si vede bene nell’animazione pubblicata dall’Eso:
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