Energia

Rinnovabili, entro il 2030 l’Europa vuole raddoppiare la produzione da Fer

L'accordo preliminare dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo

L’Unione Europea, con un primo accordo provvisorio, ha deciso di aumentare l’ambizione climatica, alzando l’obiettivo della quota di energia coperta dalle rinnovabili, portandola dal 32% al 42% o più entro il 2030.

L’accordo provvisorio è stato preso con l’ottica di dare all’Europa una base più solida nei prossimi 7 anni per ridurre le emissioni e l’impatto sul clima, e per aumentare la propria indipendenza dai combustibili fossili della Russia, indipendenza che l’UE vuole raggiungere entro il 2027.

I negoziatori del Parlamento europeo hanno infatti raggiunto un accordo per portare la quota di energia proveniente dalle rinnovabili dal 32% al 42,5%, con un potenziale raggiungimento del 45%. L’accordo, prima di diventare legge, dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dai paesi dell’UE.

L’Europa deve accelerare il passo sulle rinnovabili

Si tratta di un bel salto in avanti, considerando che al momento la percentuale di energia rinnovabile dell’Europa è del 22% (dati del 2021). Questo significa, in sostanza, un raddoppio delle quote rinnovabili, con obiettivi che, anche a livello dei singoli Paesi del blocco, potrebbero dunque diventare molto più ambiziosi. La Svezia oggi guida con un 63% di energia rinnovabile, mentre ci sono Paesi come il Lussemburgo, Malta, Irlanda e i Paesi Bassi dove le rinnovabili coprono solo 13% dell’energia totale utilizzata. In Italia le rinnovabili coprono il 31% del fabbisogno elettrico nazionale.

Lo sforzo dunque per ridurre l’uso di combustibili fossili servirà chiaramente anche per ridurre le emissioni, obiettivo climatico che l’Unione Europea ha fissato con un taglio del 55% entro il 2030. Gli obiettivi europei del pacchetto Fit-for-55, come ricorda Terna, prevedono che l’energia prodotta da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) in Italia copra almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico al 2030 (rispetto al 55% precedentemente considerato dal PNIEC). Secondo gli scenari proposti da Terna, sarà fondamentale il contributo del fotovoltaico a terra di grande taglia. Le zone che probabilmente ospiteranno più impianti, per via di una maggiore producibilità degli impianti sia eolici che fotovoltaici, saranno il Sud Italia e le Isole.

Leggi anche:

Jet privati in Europa: emissioni raddoppiate nel 2022. La metà dei voli è per tratte ultra-brevi

L’ONU approva risoluzione storica per la giustizia climatica: è l’inizio di una nuova era

Spagna tra mega incendi, siccità e caldo anomalo

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Recent Posts

Siccità, in Spagna dopo 3 anni a secco tornano piogge preziose

Si attenua l’emergenza siccità in Spagna ed in particolare in Catalogna. Le piogge delle ultime…

10 ore ago

Clima, come si stanno adattando le città europee?

Il clima che cambia rappresenta già una sfida concreta e urgente per l'Europa e soprattutto…

11 ore ago

Nel 2023 le fonti rinnovabili hanno generato il 30% dell’elettricità mondiale

Per la prima volta abbiamo superato il traguardo del 30% di elettricità da fonti rinnovabili…

13 ore ago

Aprile 2024 è stato il più caldo mai registrato a livello globale

Il mese di aprile 2024 è stato il più caldo a livello globale mai registrato,…

14 ore ago

Il piano d’azione sul clima del governo britannico è illegale: lo ha stabilito l’Alta Corte di Giustizia

Il governo del Regno Unito è stato sconfitto in tribunale per non aver fatto abbastanza…

1 giorno ago

I Paesi a medio reddito detengono il 75% di tutte le opportunità di mitigazione del clima

Un nuovo rapporto della Banca Mondiale denominato “Recipe for a Livable Planet” descrive il modo…

1 giorno ago