L’uragano Ian, dopo aver attraversato Cuba, ha raggiunto la Florida dove sta portando venti violenti, piogge intense, mareggiate e un’onda di tempesta che ha fatto andare sott’acqua molte zone costiere. Come si prevedeva, gli effetti dell’impatto di Ian sulla terraferma è stato catastrofico. Dall’inizio delle registrazioni nel 1851, solo 14 uragani di categoria 4 o 5 si sono abbattuti sulla Florida.
Oltre 2 milioni di abitazioni sono rimasti senza corrente. Per fortuna al momento non si sono contano vittime o feriti gravi, ma sono ingenti e numerosi i danni a strutture, alberi e infrastrutture.
La zona più colpita è stata quella compresa tra Englewood e Bonita Beach, poco a sud di Fort Myers, zona che include anche Charlotte Harbor, zone costiere del sud-ovest della Florida. Qui, oltre a venti “catastrofici” ad oltre 240 km/h, si sono verificate inondazioni costiere devastanti.
Le mareggiate e lo “storm surge“, fenomeno che accompagna i cicloni nel loro arrivo sulla terraferma, ha provocato l’innalzamento del mare di 3 metri oltre il livello normale di marea. Nell’area di Fort Myers l’onda di tempesta è arrivata probabilmente a superare i 5 metri di altezza.
Questo fenomeno, chiamato anche onda di tempesta o onda di marea, ha alzato il livello del mare in prossimità del centro dell’uragano, abbassandolo nelle zone più periferiche della tempesta. Poche ore prima dell’arrivo della tempesta in molti hanno segnalato un anomalo abbassamento della marea nella zone della baia su cui si affaccia la città di Tampa.
Tutta la forza dell’uragano, la pressione interna e soprattutto i forti venti ad oltre 250 km/h, hanno “risucchiato” il mare nel cuore della tempesta: una volta raggiunta la terraferma l’uragano Ian ha “trascinato” con sé questo dislivello, mandando sott’acqua così la costa.
Le zone maggiormente esposte sono ovviamente quelle costiere, ma il passaggio di Ian coinvolge anche le zone interne.
Al rischio di allagamento costieri che continuerà anche nei prossimi giorni, tra Florida nord-orientale e Georgia e Carolina del Sud, sono previsti allagamenti diffusi anche causati dalle abbondanti piogge in arrivo. In tutto si stima che Ian scaricherà al suolo dai 300 ai 500 mm di pioggia, con locali punte addirittura di oltre 750 mm. Si tratta di oltre mezzo metro di pioggia, in pochi giorni. Le zone dove sono previsti gli accumuli più ingenti sono la Florida centro e nord-orientale. Previsti massimi di 200-300 mm nelle zone costiere di Georgia e Carolina del Sud.
Almeno 2 milioni di abitazioni sono rimaste senza corrente in Florida nella notte di mercoledì 28. Le autorità hanno ordinato una evacuazione di massa prima dell’arrivo dell’uragano, ordine che ha coinvolto milioni di abitanti.
Arrivato sulla terraferma Ian si è leggermente indebolito: ora è un uragano di categoria 1, con venti massimi a 150 km/h e raffiche più intense. Secondo le proiezioni degli esperti del National Hurricane Center della NOAA, Ian tenderà a perdere ancora forza nelle prossime ore, quando raggiungerà la costa est della Florida, diretto verso Georgia e Carolina del Sud, che dovrebbe raggiungere venerdì 30 settembre.
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