Mentre avanziamo verso l’inverno 2020 – 2021, il meteorologo Simone Abelli ha analizzato i dati relativi al clima che finora ha caratterizzato quest’anno. Di questo passo, il 2020 appare destinato a entrare nella storia italiana come uno degli anni con il clima più caldo mai registrato, a un soffio dal podio.
«Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato un’anomalia termica notevole, che si è mantenuta saldamente intorno al +1°C rispetto alla media. In questo momento si tratta del quarto valore più elevato che sia mai stato registrato».
L’anomalia termica non è variata di molto in base alle zone: è stata maggiore al Nord-Ovest, dove si sono registrati +1,3°C rispetto alla media, +1 al Nord-Est, +1,1 al Centro e in Sardegna, +0,9°C al Sud, +0,6 gradi in Sicilia.
«Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato in diversi momenti un deficit pluviometrico significativo – conferma il meteorologo – che si è leggermente attenuato con le piogge delle ultime settimane. Da gennaio, comunque, mancano ancora all’appello circa 14 miliardi di metri cubi di acqua: si tratta di un deficit del 10%».
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