Iniziative

Dalle Alpi alla Triennale: “sulle tracce di ghiacciai” sbarca a Milano. Il progetto e la mostra

Venerdì 24 settembre si è svolta a Milano l’inaugurazione della mostra dedicata al progetto Sulle tracce dei ghiacciai, con un’esposizione ospitata dalla Triennale che racconta come i ghiacciai e i paesaggi si stiano trasformando a causa della crisi climatica.

L’esposizione si snoda attraverso le fotografie di Fabiano Ventura, Direttore del progetto, e una videoinstallazione interattiva: i confronti fotografici che vengono presentati in mostra sono stati realizzati durante le prime cinque spedizioni del progetto Sulle tracce dei ghiacciai, nelle catene montuose del Karakorum (2009), del Caucaso (2011), dell’Alaska (2013), delle Ande (2016) e dell’Himalaya (2018). La video installazione interattiva dal titolo In cammino nel tempo, firmata dal video artista Paolo Scoppola, permette poi ai visitatori di interagire in modo sensoriale con le immagini antiche e moderne.

“Sulle tracce dei ghiacciai”, il progetto

“Sulle tracce dei ghiacciai” è un progetto fotografico-scientifico che coniuga comparazione fotografica e ricerca scientifica al fine di divulgare gli effetti della crisi climatica grazie all’osservazione delle variazioni delle masse glaciali negli ultimi 150 anni.

Con 6 spedizioni nell’arco di 10 anni destinate ai ghiacciai montani più importanti della Terra, il progetto ha lo scopo di sostenere studi originali e di realizzare nuove riprese fotografiche dallo stesso punto di osservazione, e nel medesimo periodo dell’anno, di quelle realizzate dai fotografi-esploratori di fine ‘800 e inizio ‘900.

Il progetto rappresenta il più ampio archivio esistente di fotografia comparativa sulle variazioni delle masse glaciali; è stato ideato e realizzato dal fotografo Fabiano Ventura in collaborazione con uno staff tecnico-creativo ed è supportato da un Comitato Scientifico internazionale. Il forte potere comunicativo dei confronti fotografici, unito ai risultati delle ricerche scientifiche, rappresenta un contributo allo sviluppo di una maggiore consapevolezza sull’impatto delle attività antropiche sul clima. La diffusione dei contenuti del progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare le risorse naturali per la tutela delle generazioni future.

Venerdì 24 settembre l’inaugurazione della mostra. Ventura: «i cambiamenti climatici sono il principale problema mondiale del nostro tempo»

«Triennale Milano sta portando avanti da tempo una riflessione sui temi chiave della società contemporanea, tra cui la relazione tra uomo e natura, l’ambiente, la vita urbana, come evidenziato da Broken Nature, la 229 Esposizione Internazionale, e dal lavoro preparatorio per la 239 edizione del 2022 – dichiara Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano –. Quanto mai attuale e coerente con la storia e missione dell’istituzione è quindi questa mostra che, attraverso la fotografia, documenta le drammatiche trasformazioni dei ghiacciai e del nostro paesaggio indotte dal cambiamento climatico. Un monito per tutti a mantenere costante l’attenzione e l’impegno su queste urgenti tematiche».

Sulla stessa linea Fabiano Ventura, che sottolinea: «i cambiamenti climatici sono il principale problema mondiale del nostro tempo, a cui si collegano le numerose emergenze in atto, come quella economica, ambientale, migratoria e, non ultima, quella sanitaria che stiamo vivendo in questo periodo. Per quanto mi riguarda ho messo il massimo impegno per comunicare a un vasto pubblico questo messaggio, dedicando gli ultimi dieci anni della mia vita a questo obiettivo. La collaborazione con due importanti istituzioni come Fondazione Cariplo e Triennale Milano, oltre a essere un prestigioso riconoscimento per il lavoro svolto, è una grande opportunità per promuovere con ancora maggior forza i contenuti del progetto».

 

La mostra resterà aperta da sabato 25 settembre a domenica 17 ottobre 2021 con ingresso libero. 

A questo link è disponibile il sito internet del progetto.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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