Il primo mese dell’estate meteorologica, giugno, si è concluso con dati allarmanti sia sul fronte della siccità che su quello delle temperature.
La prima metà del 2022 è stata dunque segnata da temperature più elevate della norma e da una sconcertante carenza di pioggia, con gli effetti drammatici che vediamo in queste settimane. Caldo record per alcune città, notti tropicali e una mancanza di acqua che sta assumendo proporzioni sempre più gravi.
Come ci si poteva aspettare, il mese di giugno si chiude con un pesante deficit pluviometrico (-43%) e con un’anomalia estrema della temperatura media (+3.3°C). Si tratta del 6° mese di giugno fra i più siccitosi e il 2° giugno più caldo dopo quello del 2003 che svetta ancora 0.6°C più in alto.
Con questi risultati, il mese di giugno non solo riporta il valore medio della temperatura da inizio anno fra i più elevati (+1.1°C di anomalia), ma mantiene il primato dal punto di vista della siccità: infatti, i primi sei mesi del 2022 sono i più siccitosi della serie storica con uno scarto pari a -43%, che equivale a circa 40 miliardi di metri cubi di acqua in meno rispetto alla media, notevolmente più ampio del -31% osservato nei primi semestri del 2003 e del 2000 che passano al 2° posto.
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