La WMO, l’Organizzazione meteorologica mondiale, ha affermato che c’è una crescente possibilità che le temperature globali superino la soglia di 1,5°C nei prossimi cinque anni, rispetto ai livelli preindustriali. L’obiettivo indicato dai leader mondiali con l’accordo di Parigi sul clima nel 2015 potrebbe diventare così sempre più difficile da raggiungere. Con l’Accordo di Parigi i Paesi si sono impegnati a mantenere l’aumento della temperatura “ben al di sotto” dei 2°C al di sopra dei livelli preindustriali e a proseguire gli sforzi per ridurli a 1,5°C per evitare gli impatti catastrofici dei cambiamenti climatici.
Il Global Climate to Decadal Climate Update, guidato dal Met Office del Regno Unito, fornisce ogni anno una prospettiva climatica per i prossimi cinque anni, utilizzando la competenza climatologi di fama internazionale e i migliori modelli informatici dei principali centri climatici di tutto.
La temperatura media della terra è già superiore di 1,0 C al di sopra del periodo preindustriale. L’ultimo quinquennio è stato il più caldo dei cinque anni registrati.
“Questo studio mostra – con un alto livello di competenza scientifica – l’enorme sfida che ci attende per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici di mantenere un aumento della temperatura globale in questo secolo ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitare la temperatura aumenta ulteriormente fino a 1,5 gradi Celsius ”, ha dichiarato il segretario generale della WMO Petteri Taalas.
Secondo il report, nel periodo 2020-2024, quasi tutte le regioni, ad eccezione di parti degli oceani meridionali, saranno probabilmente più calde rispetto al recente passato. Nello stesso periodo le regioni ad altae latitudine e il Sahel saranno probabilmente più umide rispetto a prima, mentre le aree settentrionali e orientali del Sud America saranno probabilmente più secche.
Le anomalie della pressione a livello del mare suggeriscono che la regione del Nord Atlantico settentrionale potrebbe essere interessata da venti occidentali più forti che potrebbero determinare tempeste più frequenti nell’Europa occidentale.
Il 2020 sta segnando già una dati preoccupanti: le grandi aree terrestri nell’emisfero settentrionale sono probabilmente più calde di oltre 0,8°C rispetto al passato recente (definito come media 1981-2010) ed è probabile che l’Artico si sia riscaldato di oltre il doppio rispetto alla media globale.
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