I cambiamenti climatici influenzano anche il nostro accesso a Internet

L’estremizzazione dei fenomeni meteo a cui stiamo assistendo a causa dei cambiamenti climatici, che tra le altre cose provocano tempeste sempre più violente e un più elevato rischio di alluvioni, possono avere conseguenze anche sulla nostra connessione Internet.

L’altolà arriva da uno dei pionieri della banda larga, David Theodore, che negli anni Ottanta ha contribuito allo sviluppo di questa tecnologia e ora è tra i fondatori di una società chiamata Climate Resilient Internet, nata con la missione di rendere le infrastrutture di Internet e il cloud in grado di adattarsi e resistere ai cambiamenti climatici.

Con l’avanzare dei cambiamenti climatici, spiega l’associazione, sta accelerando anche il problema delle interruzioni di Internet in caso di condizioni meteorologiche estreme. Le conseguenze possono essere particolarmente serie, sulle nostre vite ma anche in ambiti come la sicurezza nazionale e perfino l’assistenza sanitaria: a rischio ci sono capitali enormi e vite umane. Negli ultimi dieci anni, fa sapere Climate Resilient Internet, le condizioni meteo estreme hanno portato a un aumento del 300 per cento delle interruzioni di Internet. In particolare, ha spiegato David Theodore a Yale Climate Connections, fenomeni come tempeste estreme e alluvioni possono danneggiare i cavi in fibra ottica, provocando interruzioni particolarmente gravi delle connessioni.
La società che ha fondato promuove un sistema di backup che trasmette i dati in modalità wireless, utilizzando microonde e onde millimetriche: se si interrompe la connessione attraverso la fibra ottica questo sistema di emergenza permette alle informazioni di continuare a viaggiare, seppur con una diversa larghezza di banda.