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BBC censura la serie di David Attenborough per timore di ripercussioni dalla destra? Cosa sta succedendo?

Secondo quanto riportato dal Guardian, la BBC avrebbe deciso di non trasmettere in onda un episodio speciale del documentario naturalistico “Wild Isles” narrato da David Attenborough, noto divulgatore scientifico e naturalista britannico, impegnatissimo nella lotta alla crisi climatica.

L’emittente televisiva BBC, secondo una fonte del Guardian, ha deciso di lasciare l’episodio speciale visibile solo on demand sulla piattaforma iPlayer, senza trasmetterlo sulle reti televisive “per timore che le tematiche relative alla distruzione della natura potessero infastidire parte dei politici Tory e della stampa di destra“. Questa decisione non ha irritato solo i produttori del programma ma anche alcuni lavoratori interni alla BBC, che hanno temono che la società si sia piegata alle pressioni delle lobby in “modo preistorico”.

Questa decisione arriva, tra l’altro, dopo il ritiro del conduttore dalla presentazione di Match of the Day della BBC, Gary Lineker, deciso in seguito alle forti critiche arrivate dai ministri conservatori che non hanno apprezzato la sua opposizione rispetto al disegno di legge sull’immigrazione del governo britannico.

La BBC intanto nega ogni accusa e insiste sul fatto che l’episodio in questione non sarebbe comunque dovuto essere trasmesso in tv.

Serie “Wild Isles” di David Attenborough censurata dalla BBC? Cosa sta succedendo?

La attesissima serie “Wild Isles“, finanziata in parte da WWF e dalla Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), e prodotta dalla Silverback Films (che ha lavorato anche alla serie “Our Planet” in collaborazione con BBC Natural History Unit), si articola in 5 episodi che sarebbero dovuti andare in onda in prima serata sulla BBC. A questa serie di 5 episodi si è aggiunto un film “Saving Our Wild Isles” la cui trasmissione però non è stata programmata sulle reti televisive della BBC, ma solo on demand.

David Attenborough, in questa nuova serie, è la voce narrante che racconta nei primi 5 episodi la bellezza della natura di Gran Bretagna ed Irlanda. Il primo episodio è andato in onda il 12 marzo, i successivi sono programmati per il 19 e 26 marzo, e il 2 e 9 aprile.

Nell’ultimo episodio speciale – il film – invece, di cui non si prevede la trasmissione in onda, viene fatta una critica più severa rispetto a quanto perso finora, in termini di ricchezza naturale, con analisi delle cause alla base di questo triste declino. Nella puntata, inoltre dovrebbero essere incluse anche degli esempi utili per rinselvatichire l’ambiente, un concetto che è controverso in alcuni circoli di destra.

Episodio speciale della serie di David Attenborough disponibile solo via streaming sul player della BBC

Una fonte interna alla BBC ha rivelato al Guardian del fatto che la decisione di sospendere la trasmissione dell’episodio speciale sia stata presa per evitare potenziali critiche dalla destra politica. Inoltre questa settimana il quotidiano Telegraph ha attaccato la BBC per aver creato la serie e per aver preso fondi da “due enti di beneficenza precedentemente criticati per le loro attività di lobbying politico“, ovvero il WWF e RSPB.

La BBC però nega. In una dichiarazione fornita dopo che la storia è stata pubblicata per la prima volta, la BBC ha dichiarato: “Questo è totalmente inesatto, non esiste un ‘sesto episodio’. Wild Isles è – ed è sempre stata – una serie in cinque puntate e non rifugge dal contenuto ambientale. Abbiamo acquisito un film separato per iPlayer da RSPB e WWF e Silverback Films sulle persone che lavorano per preservare e ripristinare la biodiversità delle isole britanniche“. A conferma di questo arriva anche la dichiarazione rilasciata da Alastair Fothergill, direttore di Silverback Films e produttore di Wild Isles che ha aggiunto: “La BBC ci ha commissionato la serie di 5 episodi Wild Isles nel 2017. RSPB e WWF ci hanno affiancato come co-produttori nel 2018. Solo alla fine del 2021 WWF e RSPB hanno commissionato alla Silverback Films un film che celebrasse lo straordinario lavoro delle persone per ripristinare lo stato naturale della Gran Bretagna e dell’Irlanda. La BBC ha acquistato il film per la piattaforma iPlayer all’inizio del 2023“.

I produttori hanno spiegato che nel film “Saving Our Wild Isles” viene spiegato il modo in cui alcune pratiche agricole possano danneggiare la natura selvaggia, e allo stesso modo vengono lodate le pratiche positive messe in atto da alcuni contadini. Secondo Laura Howard, produttrice del programma, la serie non voleva contenere un messaggio politico: “credo che i fatti parlino da soli – ha detto al Guardian -. “E’ fuori discussione il fatto che siamo incredibilmente esaurendo le risorse naturali. Non è un messaggio politico, è un fatto”. “Spero che siano gli spettatori più giovani a trovare il film, dato che preferiscono guardare i programmi in streaming invece che in tv“.

Nel frattempo però la notizia della presunta censura della BBC nei confronti di un episodio possibilmente scomodo si è diffusa, sollevando le reazioni di ambientalisti e non, che hanno sempre apprezzato il grande lavoro di David Attenborough nel raccontare la bellezza del Mondo, della natura e la costante perdita di ecosistemi del Pianeta.

Per la BBC, censurare una delle voci più informate e fidate della nazione sulla natura e le emergenze climatiche è a dir poco un imperdonabile abbandono del suo dovere di trasmissione di servizio pubblico“, ha dichiarato al Guardian Caroline Lucas, deputata dei Verdi per il Padiglione di Brighton. “Questo governo vuole demolire il nostro ambiente – mettendo a rischio oltre 1.700 atti legislativi ambientali, fissando un obiettivo di inquinamento atmosferico che è un decennio troppo tardi e trascurando lo scandalo dei nostri corsi d’acqua pieni di acque reflue – che non può rimanere senza esame e incontrastato dal pubblico“. “I capi della BBC non devono essere intimoriti da ministri antagonisti del governo, che alimentano la guerra culturale, mettendo i giochi politici populisti e meschini al di sopra di un’azione seria per proteggere e ripristinare il nostro mondo naturale. Questo episodio deve semplicemente essere trasmesso in televisione“.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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