L’ultima settimana di settembre risulta particolarmente movimentata per la formazione di due intensi cicloni tropicali, uno sul Pacifico (il tifone Noru) e uno sull’Atlantico e Mar dei Caraibi (l’uragano Ian).
Mare Mediterraneo colpito da un’ondata di caldo record nell’estate 2022 |
Il tifone Noru (chiamato anche Karding) ha già colpito le Filippine, colpendo la provincia settentrionale di Quezon (regione di Calabarzon, Luzon centrale), attraversando il centro di Luzon. Noru è arrivato qui come potentissimo supertifone, ossia un tifone con intensità paragonabile ad un uragano di categoria 5, la massima possibile.
La sua intensificazione è stata improvvisa: Noru è passato da tempesta con venti massimi a 96 km/h a supertifone, con venti a 260 kmn/h, in sole 24 ore. Si è trattato di una delle transizioni più veloci della storia. Il passaggio da tifone di categoria 1 a categoria 5 è avvenuto in sole 6 ore.
L’impatto con la terraferma sulle Filippine è stato intenso. Cinque persone sono morte durante il violento transito del tifone. Sulle zone colpite si sono verificate frane, smottamenti, allagamenti diffusi. Molte abitazioni ed edifici sono stati fortemente danneggiati dai forti venti del tifone.
Ma Noru non si è ancora dissipato: dopo il transito sulle Filippine, il tifone ha perso parte della sua potenza, raggiungendo categoria 2. Ma ora ha riguadagnato il mare e si dirige verso il Vietnam, dove è atteso come tifone di categoria 4. Fino ad ora il Vietnam è stato colpito da soli 5 intensi tifoni, tutti di categoria 3. Noru quindi potrebbe essere il sesto, e il più intenso.
I venti massimi oggi raggiungono i 230 km/h, con raffiche a 270 km/h. Noru solleva onde alte 15 metri e darà vita a mareggiate molto intense. Entro il 28 settembre Noru farà landfall sul Vietnal centro-orientale, nei pressi della città di Da Nang, dove abitano oltre 1 milione di persone.
Sulle calde acque dei Caraibi si è sviluppato un nuovo intenso uragano, Ian, che sta colpendo Cuba e minaccia le coste centro-occidentali della Florida. Attualmente Ian ha fatto landfall sulle zone occidentali dell’isola di Cuba come potente uragano di categoria 2-3.
L’uragano Ian sta portando piogge molto intense, venti fortissimi e mareggiate: in tutto si prevedono accumuli oltre i 300 mm sull’Isola di Cuba. Lo stesso quantitativo di pioggia potrebbe cadere sulle zone più esposte della Florida, dove si stima che Ian toccherà terra come uragano di categoria 3 o 4. Una volta attraversata da sud verso nord l’Isola di Cuba, Ian tenderà ad intensificarsi di nuovo molto velocemente, raggiungendo lo status di “major hurricane“, ossia di un intenso uragano di categoria 3 o superiore.
L’impatto sulla Florida, previsto tra mercoledì 28 e le prime ore di giovedì 29, sarà molto intenso. Oltre alle fortissime piogge, Ian trascinerà verso la terraferma un’onda di tempesta molto alta, capace di raggiungere 1,5 o addirittura 3 metri in tutta l’area che circonda la Baia di Tampa. E’ questa la zona maggiormente a rischio: è stato infatti emesso un ordine di evacuazione obbligatorio per oltre 300mila persone: qualora Ian dovesse colpire direttamente Tampa, sarebbe il primo uragano a farlo dal 1921.
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