Violente alluvioni da mesi stanno devastando il Niger
In Niger la situazione è drammatica: piogge persistenti e violente stanno determinando inondazioni che purtroppo hanno causato la morte di più di 160 persone
Il Niger da mesi sta vivendo una situazione drammatica: piogge persistenti e violente stanno determinando inondazioni che purtroppo hanno causato la morte di più di 160 persone. Questi intensi fenomeni sono iniziati a fine giugno investendo le regioni di Maradi e Zinder e sono proseguiti per tutto luglio. Il 21 luglio la Protezione Civile del Niger riportava un totale di 17 vittime, 31397 persone colpite e 3584 case crollate nelle regioni di Diffa, Dosso, Maradi, Tahoua, Tillaberi e Zinder, con le aree di Zinder tra le più colpite (2208 case distrutte, 16157 persone colpite e 7 morti). La situazione è peggiorata nel mese di agosto: il 25 il bollettino riportava 81944 persone colpite, 49 uccise, 8591 case crollate, 620 capi di bestiame decimati e 330,8 ettari di raccolti persi.
Secondo il rapporto mensile della Niger Basin Authority (NBA), un’organizzazione intergovernativa dell’Africa occidentale che mira a promuovere la cooperazione nella gestione e nello sviluppo delle risorse del bacino del fiume Niger, la situazione idrologica nel mese di agosto 2022 è stata caratterizzata dal perdurare dell’innalzamento del livello dell’acqua sull’intero bacino del fiume e dalla registrazione di alcune significative inondazioni improvvise in alcuni sottobacini in base alla situazione delle sue condizioni piovose. Alla stazione di Niamey, il 29 agosto, il livello dell’acqua aveva raggiunto la soglia di allerta arancione.
Il maltempo non sta dando tregua nemmeno in questo mese: le Nazioni Unite hanno affermato che il numero di persone colpite dalle inondazioni è aumentato del 60%, da 140000 a 226000, dal 14 al 21 settembre. Negli ultimi giorni sono cadute forti piogge nelle zone meridionali del Paese; il 17 settembre Magaria nella regione di Zinder, ha registrato 60 mm in 24 ore, mentre N’Guigmi nella regione di Diffa ha visto 90 mm di pioggia in 24 ore il giorno successivo. Un’altra piaga riguarda il colera: l’Ufficio dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato 36 casi di colera nella regione di Maradi dal 1° al 18 settembre. Diverse organizzazioni umanitarie stanno aiutando le persone locali offrendo cibo, riparo e articoli non alimentari ma le esigenze sono in aumento.