Natale, Pasqua e Ferragosto. Le previsioni meteo a 30 giorni hanno un solo perché: i click
Previsioni meteo di Natale 30 giorni prima, poi previsioni per Gennaio e, perché no, tendenza per Pasqua 2023: siamo sicuri che sia il modo giusto di fare informazione meteorologica? Molti media e giornali ricevono questo tipo di previsione e diffondono previsioni campate per aria, con l’unico obiettivo di fare articoli acchiappa click.
Alcuni media e giornali pubblicano previsioni meteorologiche (forse fornite loro gratuitamente?) anche per il lungo termine, con l’obiettivo di attirare l’attenzione dei lettori e ottenere più click. Ma dare informazioni quasi del tutto prive di fondamento è un bene per i lettori, per gli utenti e per la scienza della meteorologia? Sì, avete letto bene, la meteorologia è una scienza, si studia frequentando le facoltà universitarie, e la risposta è facile da intuire.
A confermare il cattivo servizio delle previsioni a così lungo termine, c’è anche il fatto che a pochi giorni dal Natale alcune previsioni sono state rimosse dai social media e alcuni articoli pubblicati online sono stati modificati.
Se non per i click, a cosa servirebbe dirvi con 30 giorni di anticipo che a Pasqua 2023 ci sarà una irruzione di gelo e neve? Perché facciamo l’esempio di Pasqua 2023? Perché prevediamo così bene il futuro che vi possiamo dare la certezza che usciranno articoli simili verso la metà del prossimo mese di marzo! Oppure preferireste una Pasqua calda e soleggiata? Potremmo accontentare tutti a 30 giorni di distanza, ma non è il nostro modo di fare. Non è corretto per la scienza, e non è giusto nei confronti dei lettori.
Ogni media può fare quello che vuole e i lettori lo giudicheranno per quello che è. Ma per la meteorologia si tratta di un danno profondo. I giornali e tutti i media dovrebbero quindi evitare di creare false aspettative o di dare informazioni ingannevoli solo per ottenere click. La meteorologia ha già un suo margine di errore, che diminuisce con l’avvicinarsi della data per cui si è emessa la previsione, quindi fare previsioni con 3 o 5 o 7 giorni di anticipo è diverso che farle con 30 giorni di anticipo. Ed è quindi importante che gli utenti comprendano che queste previsioni, fatte molte settimane prima, valgono quanto il lancio di una monetina.
Per esempio, alcune previsioni pubblicate a fine novembre annunciavano un Natale segnato dal maltempo, con neve, frequenti episodi di pioggia e vento.
Ebbene, ora ci ritroviamo a pochi giorni dal Natale con condizioni meteo completamente diverse da quelle descritte: quasi tutta l’Italia vivrà un Natale con sole e temperature più alte del normale, con punte che potranno perfino superare i 20 gradi nelle zone più calde. Altrove sarà grigio, con nebbie e clima più freddo, ma le piogge saranno pochissime o addirittura inesistenti. Il tempo non sarà instabile ma, grazie all’anticiclone, sarà stabile per diversi giorni (A proposito, questa volta nessun buontempone gli ha dato il solito nome inventato dal nulla?).
In particolare, la giornata di Natale sarà prevalentemente soleggiata lungo le Alpi, nell’estremo Ponente ligure, in gran parte del Centro-Sud e nelle Isole; qualche iniziale addensamento in Campania e nella Calabria tirrenica tenderà successivamente a diradarsi; all’alba saranno possibili banchi di nebbia nelle valli interne del Lazio.
Una maggiore nuvolosità potrà interessare i settori settentrionali delle Marche e della Toscana e la Liguria centro-orientale con qualche goccia di pioggia o pioviggine possibile tra pomeriggio e sera nel Levante e in Lunigiana. Il cielo sarà prevalentemente grigio in Val Padana e sull’alto Adriatico per la presenza di nubi basse, associate nelle ore più fredde anche a qualche foschia densa o locale nebbia.
Le temperature minime quasi ovunque sopra lo zero anche al Nord e intorno o sopra la soglia dei 10 gradi al Centro-Sud. Massime diffusamente oltre la norma, con valori leggermente sopra le medie anche nelle zone grigie del Nord e particolarmente miti invece in quelle soleggiate: punte di 16-20 gradi al Centro-Sud, anche oltre ai 20 nelle Isole. Venti deboli con pochi locali rinforzi sul Ligure, sull’alto Tirreno, a ridosso della Sardegna settentrionale e nel Canale d’Otranto, zone dove i mari saranno da poco mossi a mossi. Calmi o poco mossi tutti i restanti bacini.
Che senso aveva quindi fare e diffondere quel tipo di previsione a un mese di distanza pur sapendo l’affidabilità molto bassa? Noi di Meteo Expert realizziamo previsioni a 7 giorni e non di più proprio per questo motivo. Non diciamo di essere più bravi degli altri – anche se intimamente lo pensiamo – però rispettiamo la meteorologia in quanto scienza e rispettiamo le persone che ci seguono sui social e gli utenti che ci leggono, vedono e ascoltano sui media ai quali forniamo i nostri servizi professionali.
Spesso, nonostante le richieste dei nostri clienti, ci rifiutiamo di realizzare previsioni con molto anticipo per questi periodi, rinunciando quindi anche ai click che questo tipo di notizie genera. Sono in molti a voler sapere con ampio anticipo il tempo per le festività del Natale, così come altri periodi di festa dell’anno, ma è scorretto fornire questo tipo di informazione molte settimane prima: la validità delle informazioni meteo a 30 giorni di distanza, lo abbiamo visto, è praticamente vicina al 50%, cioè come tirare una monetina. Sarebbe come prevedere il vincitore dei Mondiali un mese prima del calcio d’inizio. Chi avrebbe potuto vincere? Di solito indovinano soltanto i polipi in qualche zoo della Malesia o i panda in qualche riserva della Cina meridionale.