Alla base delle recenti eccezionali nevicate che hanno interessato l’area di Buffalo, nello stato di New York, c’è un’anomalia importante della temperature dei grandi laghi del Nord America. La neve ha raggiunto in pochi giorni accumuli di oltre 2 metri. Delle vere e proprie bufere di neve con una intensità davvero incredibile: ogni ora si sono contati circa 17 centimetri di neve fresca in più, con temporali di neve accompagnati perfino da fulmini. Si è trattato di una delle nevicate più intense mai registrate nello stato di New York e, all’origine del fenomeno si nasconde una anomalia importante delle temperature dei grandi laghi.
Meteo e clima oltre ad influenzare, risentono a loro volta delle condizioni ambientali. Si tratta di un rapporto molto stretto che, nel contesto del riscaldamento globale, spesso amplifica gli effetti degli eventi meteo, facendoli diventare più estremi di quanto già non fossero. Si tratta dell’estremizzazione dei fenomeni meteo, conseguenza della crisi climatica in atto.
In che modo quindi le nevicate sono collegate alle temperature del lago? Il rapporto tra specchi d’acqua e le condizioni meteo è molto stretto. Lo abbiamo spesso sottolineato rispetto alle temperature molto elevate registrate sulla superficie del Mediterraneo. Le perturbazioni in transito su specchi d’acqua più caldi, siano essi mari o grandi laghi, diventano più intense perché alimentate dall’eccesso di umidità presente sopra l’acqua.
Il fenomeno meteo che causa nevicate abbondanti in quest’area degli Stati Uniti ha il nome di “lake effect snow“, un “effetto lago” che provoca tempeste di neve, con accumuli spesso molto importanti.
Quando venti occidentali scorrono sopra le calde acque dei Grandi Laghi, l’aria si carica di umidità, che forma diversi “fiumi” paralleli di nubi che, una volta arrivati sulle sponde opposte, sulla terraferma, scaricano al suolo nevicate abbondanti e incessanti. Lo stesso fenomeno talvolta è osservabile anche in Italia, quando masse d’aria provenienti da nord-est, scorrendo sopra l’Adriatico, si caricano di umidità, dando vita a precipitazioni molto abbondanti sulle regioni adriatiche.
Man mano che il Pianeta si riscalda a causa dell’aumento dei gas serra in atmosfera, anche i laghi si riscaldano: ciò si traduce in una maggiore evaporazione nell’atmosfera durante l’inverno. Sembra un paradosso, ma in effetti, il riscaldamento globale sta aumentando gli episodi di effetto lago, anche se però questa è una tendenza che non dovrebbe durare a lungo.
Uno studio recente ha utilizzato un modello climatico regionale per studiare questi cambiamenti negli episodi di effetto lago, considerando un aumento costante delle emissioni. Secondo i risultati, entro la metà del secolo si prevede che la quantità di neve stagionale a effetto lago aumenterà perché i Grandi Laghi rimarranno privi di ghiaccio più a lungo durante l’inverno. Tuttavia, man mano che l’aria si riscalda, la quantità di neve durante le stagioni di transizione tra il tardo autunno e l’inizio della primavera dovrebbe diminuire, con una tendenza maggiore di vedere precipitazioni sotto forma di pioggia, invece che di neve.
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