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Ondate di caldo più durature e lente: lo studio su Science

Più a lungo le ondate di calore rimangono in un luogo, più a lungo le persone sono esposte a temperature pericolose per la vita

Le ondate di caldo, a causa della crisi climatica, stanno diventando più durature e più “lente” nel loro spingersi verso le aree interessate, facendo così aumentare il disagio. Lo rivela un nuovo studio pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Science, uno dei primi ad analizzare il modo in cui le ondate di calore si spostano nello spazio e nel tempo.

Tra il 1979 e il 2020, per ogni decennio, la velocità con cui le ondate di calore viaggiano, spinte dalla circolazione dell’aria, è rallentata di circa 5 miglia al giorno (poco più di 8 km) ed esse durano in media circa quattro giorni in più con un significativo impatto sulla salute pubblica. Più a lungo le ondate di calore rimangono in un luogo, più a lungo le persone sono esposte a temperature pericolose per la vita. Con il rallentamento dei lavoratori durante le ondate di caldo estremo, diminuisce anche la produttività economica. Inoltre, le ondate di calore inaridiscono il suolo e la vegetazione, danneggiando i raccolti e aumentando il rischio di incendi. Questi cambiamenti nel comportamento delle ondate di calore sono stati più evidenti a partire dalla fine degli anni ’90.

Anche la vita media delle ondate di calore si è allungata: dal 2016 al 20, sono durate in media 12 giorni, rispetto agli otto giorni del periodo 1979-1983. Le ondate di calore sono risultate più longeve e viaggiano anche più lontano, aumentando la distanza percorsa di circa 226 chilometri per decennio.
I ricercatori hanno anche scoperto che le ondate di calore stanno diventando più frequenti, con una media di 98 all’anno tra il 2016 e il 2020, rispetto alle 75 all’anno tra il 1979 e il 1983.

Ci sono alcune differenze regionali. Le ondate di calore durano più a lungo, soprattutto in Eurasia e in Nord America. E si spostano più lontano, in particolare in Sud America.

Rachel White, scienziata dell’Università della British Columbia che non ha partecipato alla stesura del lavoro, ha dichiarato che aspettava di vedere una ricerca del genere. Sappiamo che il cambiamento climatico sta aumentando l’intensità delle ondate di calore. Sappiamo che il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza delle ondate di calore”, ha affermato. “Ma questo studio ci aiuta a capire meglio come ciò stia accadendo”.

Per esaminare il ruolo dei cambiamenti climatici, i ricercatori hanno utilizzato dei modelli per simulare le temperature in scenari con e senza il riscaldamento dovuto alle emissioni umane di gas serra. Hanno scoperto che lo scenario con queste emissioni corrispondeva meglio a ciò che è successo in realtà al comportamento delle ondate di calore, indicando che il cambiamento climatico è un elemento chiave di queste tendenze.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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