Crisi climatica, l’umanità sta «finanziando la propria estinzione»

La crisi climatica incombe ma noi continuiamo a remarle contro. Secondo un nuovo rapporto, finanziato da The B Team e Business for Nature, il mondo spende ogni anno 1,8 trilioni di dollari in sussidi dannosi per l’ambiente. La ricerca suggerisce che l’umanità sta “finanziando la propria estinzione”. Dalle agevolazioni fiscali per la produzione di carne bovina in Amazzonia al sostegno finanziario per il pompaggio insostenibile delle acque sotterranee in Medio Oriente, miliardi di dollari di spesa pubblica stanno contribuendo ad annientare il clima e la fauna selvatica.

Crisi climatica, il sostegno del governo ai sussidi dannosi per il clima equivale al 2% del PIL globale

Secondo il rapporto, questo sostegno finanziario ai sussidi dannosi sta andando completamente contro tutti gli obiettivi dell’accordo di Parigi, affermando che una parte consistente di questi 1,8 trilioni di dollari potrebbe essere investita in politiche a favore di natura e ambiente per trainare il Pianeta verso lo zero netto. Il rapporto chiede ai governi di trovare un modo efficace per sradicare questi sussidi dannosi entro la fine del decennio.

Le industrie dei combustibili fossili, dell’agricoltura e dell’acqua ricevono ogni anno più dell’80% di tutti i sussidi dannosi per l’ambiente

Secondo il rapporto, l’industria dei combustibili fossili (620 miliardi di dollari), il settore agricolo (520 miliardi di dollari), l’acqua (320 miliardi di dollari) e la silvicoltura (155 miliardi di dollari) rappresentano la maggior parte degli 1,8 trilioni di dollari. Non è stato possibile ricavare alcuna stima per l’attività mineraria, che si ritiene causi miliardi di dollari di danni agli ecosistemi ogni anno. La mancanza di trasparenza tra governi e beneficiari potrebbe far intende che la cifra totale sia molto più alta di quanto si pensi. Le organizzazioni che hanno finanziato il rapporto, il primo in oltre un decennio a fornire una stima del valore totale dei sussidi dannosi all’ambiente, chiede che l’obiettivo di 500 miliardi di dollari all’anno sulla riforma dei sussidi dannosi venga rafforzato.