Nel mese di febbraio 2021 il clima è stato relativamente vicino alla media in tutto il mondo. A dirlo è il programma europeo Copernicus, che ha aggiornato oggi le proprie analisi mensili rendendo noti i dati relativi al clima di febbraio.
Come ricordano gli esperti, le medie climatiche sono state aggiornate e da quest’anno si farà riferimento al clima registrato tra il 1991 e il 2020 e non più a quello del trentennio 1981-2010, rispetto al quale il febbraio che ci lasciamo alle spalle risulta più caldo di 0,26°C. Rispetto alla media 1991-2020, invece, nel febbraio 2021 il clima è stato più caldo di appena 0,06 gradi.
Nuove medie per descrivere il clima: la spiegazione del meteorologo |
In generale il febbraio 2021 ha fatto registrare un clima più caldo della media 1991-2020 nell’Europa meridionale, ma più freddo nelle aree settentrionali del continente, e soprattutto nella Russia nord-occidentale, con l’eccezione delle Svalbard.
In alcune parti dell’Europa il clima di febbraio è stato segnato da sbalzi notevoli, con oscillazioni rapide e significative dal freddo al caldo. La Germania ha registrato uno sbalzo record alla fine di febbraio, passando da un’ondata di gelo a giornate di caldo anomalo, e in diverse località la fine del mese ha portato a dei veri e propri record. Anche in Italia sono stati registrati dei nuovi record di caldo.
Anche in altre zone del mondo la situazione appare variegata. Il mese di febbraio è stato particolarmente freddo in gran parte della Siberia e nell’area che si estende dall’estremo oriente della Russia attraverso l’Alaska e il Canada occidentale fin verso l’estremo sud degli Stati Uniti, dove si sono verificate ondate di gelo senza precedenti che hanno provocato molti danni, e purtroppo anche numerose vittime.
Più a sud, si sono registrati valori di poco inferiori alla media nelle zone orientali dell’Africa settentrionale, in India e nel sud-est asiatico. L’anomalia è stata più marcata nella maggior parte delle aree terrestri dell’emisfero meridionale, che è stato più freddo della media con l’eccezione di un clima più caldom del normale nell’estremo sud dell’America meridionale, in Angola, nel bacino del Congo e nel Queensland, in Australia. Anche sulla maggior parte dell’Oceano Pacifico tropicale e subtropicale orientale le temperature dell’aria sono state inferiori alla media, mentre l’atmosfera era decisamente più calda del normale nelle regioni a nord e a sud del Pacifico e nelle altre regioni oceaniche dell’emisfero settentrionale.
Nell’emisfero boreale tutto l’inverno è stato contrassegnato da un clima piuttosto simile a quello di febbraio. In particolare si sono registrate temperature medie stagionali al di sopra della media soprattutto nel nord-est del Canada, in Groenlandia, sull’Oceano Artico e nei mari costieri a est della Groenlandia. Il clima è stato piuttosto caldo anche nell’Europa sud-orientale e in gran parte del Medio Oriente, dell’Africa settentrionale e centrale, dell’Asia centrale e della Cina.
Al contrario, la Russia europea e la maggior parte della Siberia hanno vissuto un inverno decisamente più freddo della media degli ultimi trent’anni, e un’anomalia negativa è stata registrata anche in gran parte degli Stati Uniti, dell’Australia e dell’Antartide, e in alcune zone di Sud America, Africa meridionale e orientale, e Sud-est asiatico
Il bollettino pubblicato da Copernicus è consultabile a questo link.
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