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Guerra, crisi energetica e climatica: le grandi sfide dell’Europa nello Stato dell’Unione 2022

Tanti gli interventi e le misure che l'Europa si prepara ad adottare, ma ancora nessuna intesa sul "price cap" sul gas

Nella discussione alla Commissione Europea sullo Stato dell’Unione 2022, la Presidentessa Ursula Von Der Leyen ha fatto il punto sulle grandi sfide che l’Europa di trova ad affrontare, a partire dalla guerra in Ucraina: crisi energetica e crisi climatica incombono e l’Europa deve reagire. Sono tanti gli interventi e le misure che l’Europa si prepara ad mettere in campo, ma ancora nessuna intesa sul “price cap“, il tetto al prezzo del gas.

europa stato dell'unione 2022

Presente alla conferenza anche Olena Zelenska, moglie del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. In suo onore e in onore delle vittime e del suo Paese, anche Von Der Leyen ha indossato i colori della bandiera dell’Ucraina, e ribadito con fermezza la posizione dell’Europa rispetto al conflitto: “l’UE è e sarà sempre dalla parte dell’Ucraina. Le sanzioni sono qui per restare. L’UE ha già dato 19 miliardi di euro, senza contare il supporto militare, ma non ci fermeremo ora. Lavoreremo per riabilitare le scuole in Ucraina con 100 milioni di euro. Aiuteremo l’Ucraina a sfruttare tutto il suo potenziale, i suoi giovani, le sue menti brillanti, integrandola nei sistemi e nel mercato europeo”. “Putin fallirà e l’UE vincerà“.

Sul fronte della crisi energetica Von Der Leyen ha ricordato che l’Europa continuerà a diversificare e importare da Paesi più affidabili. “La Russia ha manipolato il mercato”. E in questo scenario la crisi climatica ha aggiunto un ulteriore peso, tra siccità e ondate di caldo eccezionali. Molti europei stanno facendo fatica. Molti stanno reagendo: nel Centro Italia, ad esempio, per evitare di chiudere una fabbrica di ceramica ha deciso di aprire le fabbriche prima dell’alba”. L’UE invita quindi i Paesi ad indicare le misure necessarie per ridurre il consumo di energia e propone di mettere un tetto ai ricavi di quelle compagnie che hanno fatto guadagni extra a scapito dei più deboli. “Le risorse devono essere canalizzate verso chi ne più bisogno” – ha sottolineato Von Der Leyen.

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Sul “price cap“, però, non c’è ancora un accordo: la misura citata da Von Der Leyen è ancora in fase di discussione. Ieri si è infatti assistito all’ennesimo rinvio da parte della Commissione che ha invece aperto a un tetto di 180/200 euro al megawattora sull’energia prodotta dalle società energetiche attraverso il nucleare, il solare e l’eolico. La Presidentessa della Commissione ha poi avanzato la proposta di scollegare il prezzo del gas dal costo dell’elettricità: “faremo una riforma del mercato dell’elettricità” ha detto.

Le rinnovabili e le fonti di energia a basse emissioni sono al centro dei piani dell’UE. “Dobbiamo assicurarci una fornitura sicura, ma allo stesso tempo proteggendo la nostra competitività”. Oltre a solare ed eolico, l’UE punta sull’idrogeno verde che “può e deve cambiare il futuro dell’Europa”.

Sulle rinnovabili, però, bisogna agire anche alla radice, evitando di ricascare nello stesso errore fatto con il gas. “La Cina ora controlla l’industria: quasi il 90% delle terre rare sono trasformate e lavorate in Cina. Dobbiamo muoverci anche in questa direzione per evitare problemi di approvvigionamento” ha ricordato. “Faremo una legge europea per le risorse essenziali, così come avvenuto per i microchip. Dobbiamo replicare il modello sulle materie prime. Per il futuro spingerò per creare un nuovo fondo di sovranità europea, sarà made in Europe

Cambiamenti climatici ed estremizzazione dei fenomeni sono un altro punto importante, un altra grande sfida che l’Europa deve affrontare. “Dobbiamo rendere la natura il nostro primo alleato e investire nell’adattamento e mitigazione climatica”, ha ricordato Von Der Leyen. “Dobbiamo essere più e meglio equipaggiati per affrontare la crisi climatica: nessuno può e deve affrontare gli eventi estremi da solo”.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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