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Il villaggio fantasma di Aceredo riemergere dalle acque dopo 30 anni, tra siccità e sfruttamento idrico

La siccità sta colpendo non solo l’Italia, ma anche la Spagna, dove il villaggio abbandonato di Aceredo è riemerso dalle acque dopo 30 anni dalla costruzione della diga che sommerse il villaggio. Quella di Aceredo in effetti è una storia molto simile a quella dell’italiano Curon, in Alto Adige. Aceredo si trova nella provincia di Ourense, in Galizia, non lontano dal Portogallo settentrionale.

Aceredo riemerge dalle acque del lago artificiale: colpa della siccità ma anche di uno “sfruttamento piuttosto aggressivo” delle risorse idriche

La diga venne costruita nel 1992 per dare vita al bacino idrico dell’Alto Lindoso, sulla base di una accordo stipulato nel 1968 da Francisco Franco e António Salazar, primo ministro del Portogallo. La società idroelettrica portoghese EDP, che gestisce la diga, procedette al riempimento del lago artificiale. Da quel giorno gli abitanti del paese di Aceredo, furono costretti ad abbandonare le loro case, che vennero presto raggiunte dall’acqua, e quindi sommerse.

Oggi, trent’anni dopo, lo scheletro del paese è riemerso dalla superficie dell’acqua del lago artificiale, prosciugato a causa della siccità e dallo sfruttamento da parte della centrale idroelettrica EDP. Ma non è la prima volta che succede.

María del Carmen Yáñez, sindaco del comune principale di Lobios, che comprende anche il villaggio fantasma di Aceredo, ha spiegato che sicuramente la mancanza di piogge ha aggravato la situazione, ma ha anche accusato la centrale idroelettrica EDP di aver sfruttato in modo eccessivo le risorse idriche, prosciugando così il lago artificiale.

Il 1° febbraio, il governo portoghese ha ordinato a sei dighe, tra cui Lindoso, di smettere quasi di utilizzare l’acqua per la produzione di elettricità e l’irrigazione, a causa dell’aggravarsi della siccità. Il livello dell’acqua del bacino dell’Alto Lindoso è sceso molto, e oggi l’invaso risulta pieno solo per il 15 per cento.

La mancanza di piogge, specie nel mese di gennaio, ha costretto il governo portoghese a sospendere dal 1 febbraio l’uso di acqua di 6 dighe, tra cui quella del bacino dell’Alto Lindoso, per la produzione di elettricità e l’irrigazione.

Secondo i dati del ministero dell’Ambiente, i bacini idrici spagnoli sono al 44% della loro capacità, ben al di sotto della media di circa il 61% dell’ultimo decennio, ma ancora al di sopra dei livelli registrati nella siccità del 2018.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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