Energia

Metano, le emissioni globali sono il 70% in più rispetto ai dati ufficiali: il report IEA

Le emissioni di questo gas serra, la seconda più grande fonte di riscaldamento globale, sono inoltre aumentate di quasi il 5% nel 2021.

Per limitare il riscaldamento globale occorre agire in modo drastico anche e soprattutto sulle emissioni di metano. Un nuovo report dell’IEA, “Global Methane Tracker”, fornisce, per la prima volta, un set completo di stime a livello nazionale delle emissioni di metano del settore energetico. Questo idrocarburo semplice è responsabile di circa il 30% dell’aumento delle temperature globali. I dati che emergono sono impressionanti: le emissioni globali di metano derivanti dal settore energetico sono infatti circa il 70% in più rispetto ai dati ufficiali forniti dai governi nazionali. Le emissioni di questo gas serra, la seconda più grande fonte di riscaldamento globale, sono inoltre aumentate di quasi il 5% nel 2021.

Crediti IEA

L’Agenzia internazionale dell’energia sottolinea in un comunicato che “se tutte le perdite di metano dalle operazioni di combustibili fossili nel 2021 fossero state catturate e vendute, i mercati del gas naturale sarebbero stati riforniti con ulteriori 180 miliardi di metri cubi di gas naturale. Ciò equivale a tutto il gas utilizzato nel settore energetico europeo e sarebbe più che sufficiente per allentare la rigidità odierna del mercato”.

È così assolutamente urgente attuare maggiori sforzi di monitoraggio, trasparenza insieme a un’azione politica più forte e immediata per ridurre le emissioni di questo gas serra. Le emissioni globali di metano dalle operazioni di petrolio e gas, si legge nel report, “diminuirebbero di oltre il 90% se tutti i paesi produttori emettessero quanto la Norvegia, che ha la quantità più bassa al mondo”.

Metano: un idrocarburo semplice con un utilizzo molteplice

Il metano viene usato solo, o in miscela con altri gas, come combustibile per usi sia domestici sia industriali, come materia prima per la produzione di idrogeno o di miscele di idrogeno e ossido di carbonio e di altri importanti composti (cloroformio, formaldeide, ecc.), e per la produzione di energia elettrica nelle centrali termoelettriche.

Il settore energetico, inclusi petrolio, gas naturale, carbone e bioenergia, è responsabile di circa il 40% delle emissioni di metano dovute all’attività umana. Il metano, ricorda l’analisi, si dissolve più velocemente dell’anidride carbonica (Co2). È però un gas serra molto più potente, il che significa che ridurre le emissioni di metano darebbe un effetto più veloce nel limitare il global warming.

La lotta alle emissioni di metano dal settore energetico rappresenta, secondo l’Agenzia,  una delle migliori opportunità a breve termine per limitare il riscaldamento globale perché i percorsi per ridurle sono ben noti e spesso convenienti. Il settore petrolifero e del gas hanno il know-how e le risorse per agire rapidamente. Il Global Methane Tracker descrive in dettaglio le misure di abbattimento disponibili e illustra lo stato delle politiche e dei regolamenti di riduzione del metano tra i principali emettitori.

Alla COP26 lanciato il Global Methane Pledge

Il Global Methane Pledge, lanciato a novembre da oltre 110 paesi alla COP26 a Glasgow, ha segnato un importante passo avanti. Guidati dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, i suoi partecipanti hanno deciso di ridurre le emissioni di metano derivanti dalle attività umane, tra cui l’agricoltura e il settore energetico, del 30% entro il 2030. Tuttavia, è necessario che altri grandi emettitori aderiscano. Dei cinque paesi con le maggiori emissioni di metano derivanti dai loro settori energetici – Cina, Russia, Stati Uniti, Iran e India – solo gli Stati Uniti fanno parte del Pledge.

“Il Global Methane Pledge deve diventare un momento fondamentale negli sforzi del mondo per ridurre le emissioni”, ha affermato il presidente IEA Faith Birol. “Ridurre del 30% le emissioni globali di metano derivante dalle attività umane entro la fine di questo decennio avrebbe lo stesso effetto sul riscaldamento globale entro il 2050 dello spostamento dell’intero settore dei trasporti a zero emissioni nette di CO2”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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