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Grecia: due nuovi parchi marini nazionali per tutelare Ionio ed Egeo

La Grecia annuncia la creazione di due nuovi parchi marini nazionali nel Mar Ionio e nelle Cicladi dell'Egeo, ampliando significativamente le sue aree protette e rafforzando la salvaguardia della biodiversità marina

La Grecia compie un passo fondamentale nella tutela dell’ambiente mediterraneo con la recente istituzione di due nuovi parchi marini nazionali, uno nello Ionio e uno nelle Cicladi del Mar Egeo. Questa iniziativa, annunciata dal governo, mira a proteggere gli ecosistemi marini e la ricca biodiversità che caratterizzano le acque greche, da sempre parte integrante dell’identità e dell’economia del Paese.

Grecia: l’estensione dei nuovi parchi marini nazionali

I nuovi parchi marini copriranno una superficie complessiva superiore a 8.000 miglia quadrate, un’area maggiore dell’intera Emilia Romagna. Il parco nazionale del Mar Ionio interesserà oltre 5.000 miglia quadrate, mentre quello nel Mar Egeo si estenderà su circa 3.000 miglia quadrate. Questi santuari marini rappresentano un baluardo per la conservazione di specie emblematiche come capodoglidelfinifoche monache e tartarughe marine, che trovano rifugio e possibilità di riproduzione proprio in queste acque.

Obiettivi di tutela ambientale e criticità

L’obiettivo principale dei nuovi parchi marini nazionali è la protezione della fauna marina e degli habitat più delicati, come la Fossa Ellenica, considerata un hotspot di biodiversità di rilevanza mondiale. Tuttavia, la Grecia si trova ad affrontare la sfida di bilanciare la tutela ambientale con le attività di esplorazione offshore per petrolio e gas, che in alcuni casi si avvicinano alle aree marine protette. Nonostante le proteste di associazioni ambientaliste, il governo greco ha ribadito l’impegno ad aumentare dell’80% le aree protette e a rafforzare la sostenibilità delle sue politiche marine.

Un modello per la conservazione marina nel Mediterraneo

Con questa decisione, la Grecia si conferma tra i Paesi leader nella protezione degli oceani e della vita marina nel Mediterraneo. L’estensione delle aree protette contribuirà a salvaguardare non solo le specie a rischio, ma anche la qualità delle acque e il patrimonio naturale che rende unica la costa greca, offrendo un modello replicabile per altri Stati rivieraschi.

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Redazione

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