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Parigi: gli Champs-Élysées si trasformeranno in un enorme giardino urbano

Negli ultimi 30 anni l'iconico viale francese è caduto in rovina. Scopriamo il progetto chiamato "Ri-incantare gli Champs-Élysées"

Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha autorizzato un progetto per trasformare gli Champs-Élysées in un enorme giardino urbano dopo le Olimpiadi 2024; sono stati stanziati 250 milioni di euro per creare zone verdi, ottimizzando uno dei più larghi e maestosi viali della città, conosciuto in tutto il mondo. La città infatti sarà la sede della XXXIII edizione delle Olimpiadi che per i francesi avrà un doppio significato: nel 2024 Parigi festeggerà anche i 100 anni esatti dall’ultima volta che ha ospitato i Giochi Olimpici. Un’edizione che la Francia ha già dichiarato essere particolarmente “green”, con in agenda una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 rispetto alle precedenti. Il 95% delle infrastrutture esiste già o verrà costruito come impianto temporaneo e l’80% di queste si troverà entro 10 km dal villaggio olimpico; verranno così limitati gli spostamenti e si punta alla sostenibilità del cibo che sarà al 100% locale, biologico e certificato. Il progetto chiamato “Ri-incantare gli Champs-Élysées” si pone l’obiettivo di ridurre della metà il numero di auto in transito nella zona e trasformare le strade in aree pedonali piene di verde.

Foto di Andre Sudholt da Pixabay

È prevista la piantumazione di un tunnel di alberi per contribuire a migliorare la qualità dell’aria, aumentando la biodiversità dell’area, utilizzando specie che si adattano al riscaldamento climatico e che forniscono ombra e freschezza ai pedoni. L’incrocio di Ètoile diventerà una piazza pubblica per ammirare l’ Arco di Trionfo in totale serenità. La proposta è stata sviluppata dallo studio di architettura PCA-STREAM, guidato dall’architetto Philippe Chiambaretta, artefice di una serie di ricerche sugli Champs-Élysées iniziate nel 2018, commissionategli dal Comité Champs-Élysées, l’organizzazione che riunisce i principali soggetti pubblici e privati coinvolti nei progetti che riguardano la zona. Ne è emerso che negli ultimi 30 anni l’iconico viale è caduto in rovina: i marciapiedi sono danneggiati e la zona è diventata una delle più inquinate e trafficate di Parigi. “Questa ricerca è un contributo al pensiero politico con l’obiettivo dichiarato di portare a una ristrutturazione concreta degli Champs-Élysées nel breve e medio termine, sia nella sua parte superiore che nei giardini e nei camminamenti piantumati nella parte inferiore del viale. I giardini e il porto degli Champs-Élysées, oggi quasi dimenticati dai parigini, hanno un potenziale straordinario per nuovi spazi verdi e per offrire un luogo di esperienza e contemplazione” queste la parole di Chiambaretta. 

Foto di digital341 da Pixabay

Si prevede di completare la ristrutturazione entro il 2030: nei giardini rinnovati si potrà godere di buona cucina, sport, benessere, arti e scienze, con parchi giochi per famiglie e bambini. Anne Hidalgo ha stabilito che non si tratta dell’unico progetto per migliorare la città: è in cantiere anche di trasformare l’area intorno alla Torre Eiffel in un parco straordinario. Kathryn Gustafson, americana, famosa come architetto paesaggista, è stata recentemente incaricata di trasformare alcune delle vie circostanti in prati e parchi con alberi. Prevista anche la chiusura delle strade principali lungo la Senna per ridurre il traffico vicino al bordo dell’acqua e l’inserimento di corsie per biciclette e scooter elettrici.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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