Caldo e sabbia in arrivo sul Mediterraneo: arriva la “calima”
Dopo settimane di assenza, sul Mediterraneo centrale e sull’Italia torna l’anticiclone nord-africano, con la sua massa d’aria calda, che darà il via alla prima ondata di caldo dell’estate 2023. I venti da sud, come spesso succede, spingeranno sulle Baleari e su parte d’Italia del pulviscolo di sabbia del Sahara, che darà luogo al fenomeno atmosferico chiamato “calima”.
Secondo le proiezioni dei modelli atmosferici, le concentrazioni di pulviscolo di sabbia raggiungeranno, su tutta la colonna d’aria, picchi di 3700 mg/m2 sulle Baleari nella giornata di lunedì 19, e di 3790 sull’Italia centro-settentrionale e la Sardegna nella giornata di martedì 20 giugno. Le concentrazioni a livello del suolo saranno più contenute, con picchi di 180-190 μm/m3 su Corsica e Sardegna da martedì, e valori tra i 150 e i 180 μm/m3 sulle Alpi e gli Appennini da mercoledì 21 fino a venerdì 23. Sulle zone pianeggianti dell’Italia, i valori saranno però più contenuti, compresi tra i 5 e i 50 μm/m3.
La calima è un fenomeno piuttosto ricorrente alle Canarie. Qui, quando succede, il cielo diventa arancione, le autorità sconsigliano di stare all’aperto e gli aerei potrebbero subire ritardi. A causa del vento proveniente da est-sudest, l’arcipelago viene investito da una massa d’aria molto calda e carica di sabbia sollevata dal vicino deserto sahariano. La presenza di sabbia in sospensione è molto fastidioso e può creare problemi agli occhi e alla respirazione: per questo è sconsigliato restare all’aperto per troppo tempo. Inoltre, durante episodi simili, statisticamente più frequenti durante la primavera e l’estate, si arrivano a toccare temperature eccezionalmente elevate.