Acqua - Water ObservatoryIniziative

Mare a Milano? L’8 e il 9 dicembre sarà il protagonista al museo di Storia Naturale

Per Sant'Ambrogio due incontri gratuiti con i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn

L’8 e il 9 dicembre a Milano al museo di Storia Naturale, sono in programma due incontri gratuiti con i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn; fondata nel 1872 è tra i più importanti enti di ricerca nei settori della biologia marina e dell’ecologia. La sua missione è quella di promuovere approfondimenti sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini, alla loro biodiversità, in stretto legame con lo studio della loro evoluzione e alla dinamica degli ecosistemi, attraverso un approccio integrato e interdisciplinare. Gli eventi vedranno come protagonisti il dott. D’Alelio e la dott.ssa Dattolo, ecologi ricercatori che racconteranno i segreti del plancton e l’evoluzione delle piante marine.

Il mare a Milano

Giovedì 8 dicembre alle ore 11:00 il relatore Domenico D’Alelio racconterà le meraviglie del plancton, il vagabondo dell’oceano, durante l’incontro LA MICROGIUNGLA INVISIBILE

Le microscopiche forme di vita che vivono in una goccia di mare intessono senza sosta una fitta rete che lega gli elementi chimici e la fotosintesi acquatica, l’origine della vita e i cambiamenti climatici, le risorse ittiche e l’inquinamento umano. Gli esseri definiti plancton spesso si rivelano come luce notturna che brilla sul pelo dell’acqua e sono la base degli ecosistemi marini, producendo ossigeno e alimentando gli animali più piccoli, ma anche quelli più grandi. Attraverso il racconto di diverse ricerche verrà presentato il plancton in maniera multidimensionale, descrivendo nel dettaglio l’enorme biodiversità di vegetali e di animali microbici, dalle forme aliene e dai comportamenti singolari, svelando l’importanza globale di questi esseri sfuggenti e poco conosciuti”.

Domenico D’Alelio, nato a Napoli, è esperto di ecologia acquatica ed è autore di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali; collabora con testate di comunicazione della scienza e organizza ciclo-tour nella natura mirati a far incontrare scienziati e cittadini.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Domenico D’Alelio (@doc_domi)

Venerdì 9 dicembre alle ore 16:00 toccherà a Emanuela Dattolo che parlerà di ecologia ed evoluzione delle piante marine, nell’appuntamento RITORNO AL MARE

Le piante marine forniscono all’uomo innumerevoli beni e servizi: proteggono le comunità costiere dalle mareggiate e dall’erosione, sostengono la vita di una miriade di altri organismi, sequestrano e immagazzinano grandi quantità di carbonio blu contribuendo alla mitigazione delle nostre emissioni di CO2. Si trovano in quasi tutti i mari del mondo e più di 1 miliardo di persone vive nel raggio di 100 chilometri da una loro prateria sommersa. Eppure, molte persone non le conoscono affatto, né conoscono la loro affascinante storia evolutiva, che dalla terraferma le ha riportate in mare circa 100 milioni di anni fa. Questa evoluzione da terra a mare fa delle fanerogame le uniche vere piante a fiore presenti nell’oceano. Le piante marine, queste sconosciute: cosa sono, dove si trovano e perché sono così importanti?”

Emanuela Dattolo è un’ecologa molecolare, studia la biologia e l’evoluzione delle piante marine. È impegnata in numerosi progetti di divulgazione ed è particolarmente interessata ai meccanismi molecolari che sono alla base plasticità fenotipica e della interazione genotipo-ambiente.

Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

 

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

Articoli correlati

Back to top button