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Il progetto “Ruzizi III”

In Africa la centrale che potrà fornire elettricità a circa 30 milioni di persone sfruttando la potenza del fiume Ruzizi

L’Africa punta sempre di più sull’utilizzo delle fonti rinnovabili e in quest’ottica è stato firmato l’accordo che vedrà la realizzazione del primo progetto idroelettrico realizzato in ambito sia pubblico che privato per produrre energia elettrica per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Burundi e del Ruanda. Il progetto prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica da 147MW che sfrutterà la potenza del fiume Ruzizi che scorre dal lago Kivu al lago Tanganica nella regione dei grandi laghi dell’Africa centrale. Si stima che potrà fornire elettricità a circa 30 milioni di persone, il 70% delle quali attualmente vive al di sotto della soglia di povertà. Ad oggi solo il 6% della popolazione di queste zone può accedere all’elettricità.

Foto di ludi da Pixabay

Per l’avvio dei lavori è stato firmato un accordo di sovvenzione di 9,1 milioni di euro tra Domitien Ndihokubwayo, ministro delle Finanze della Repubblica del Burundi e i rappresentanti della Banca Europea per gli investimenti. La sovvenzione sarà fornita dall’Unione Europea attraverso il Fondo fiduciario Ue-Africa per le infrastrutture e gestita dalla Banca Europea per gli investimenti. La chiusura finanziaria del progetto idroelettrico “Ruzizi III” dovrebbe essere concordata entro la metà del 2021. “La Banca Europea per gli investimenti, l’Unione Europea e i finanziatori del progetto, hanno lavorato a stretto contatto con il governo del Burundi, del Ruanda e della Repubblica Democratica del Congo per oltre 10 anni per garantire che il primo progetto di energia pulita in partnership pubblico-privato dell’Africa in 3 paesi possa diventare una realtà e assicurare l’accesso all’elettricità a milioni di persone” queste le parole di Ambroise Fayolle, Vice Presidente della Banca Europea per gli Investimenti. Differenti studi riportano che 139 Paesi del mondo potrebbero andare al 100% a energia rinnovabile già entro il 2050.

Foto di pedroddf da Pixabay

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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