Il progetto “Ruzizi III”
In Africa la centrale che potrà fornire elettricità a circa 30 milioni di persone sfruttando la potenza del fiume Ruzizi
L’Africa punta sempre di più sull’utilizzo delle fonti rinnovabili e in quest’ottica è stato firmato l’accordo che vedrà la realizzazione del primo progetto idroelettrico realizzato in ambito sia pubblico che privato per produrre energia elettrica per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Burundi e del Ruanda. Il progetto prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica da 147MW che sfrutterà la potenza del fiume Ruzizi che scorre dal lago Kivu al lago Tanganica nella regione dei grandi laghi dell’Africa centrale. Si stima che potrà fornire elettricità a circa 30 milioni di persone, il 70% delle quali attualmente vive al di sotto della soglia di povertà. Ad oggi solo il 6% della popolazione di queste zone può accedere all’elettricità.
Per l’avvio dei lavori è stato firmato un accordo di sovvenzione di 9,1 milioni di euro tra Domitien Ndihokubwayo, ministro delle Finanze della Repubblica del Burundi e i rappresentanti della Banca Europea per gli investimenti. La sovvenzione sarà fornita dall’Unione Europea attraverso il Fondo fiduciario Ue-Africa per le infrastrutture e gestita dalla Banca Europea per gli investimenti. La chiusura finanziaria del progetto idroelettrico “Ruzizi III” dovrebbe essere concordata entro la metà del 2021. “La Banca Europea per gli investimenti, l’Unione Europea e i finanziatori del progetto, hanno lavorato a stretto contatto con il governo del Burundi, del Ruanda e della Repubblica Democratica del Congo per oltre 10 anni per garantire che il primo progetto di energia pulita in partnership pubblico-privato dell’Africa in 3 paesi possa diventare una realtà e assicurare l’accesso all’elettricità a milioni di persone” queste le parole di Ambroise Fayolle, Vice Presidente della Banca Europea per gli Investimenti. Differenti studi riportano che 139 Paesi del mondo potrebbero andare al 100% a energia rinnovabile già entro il 2050.