Inquinamento

Lockdown in Europa, 11 mila decessi evitati in un mese per il calo dell’inquinamento

Nelle ultime settimane in Europa i livelli di biossido di azoto sono diminuiti del 37% e i livelli di PM10 del 12%. Lo rivela uno studio

Secondo un recente studio, pubblicato dal Centro di Ricerca sull’Energia e Aria Pulica (CREA), la riduzione dell’inquinamento atmosferico dovuto al lockdown per l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus avrebbe evitato la morte di 11 mila persone in Europa nell’ultimo mese. Come dimostrato dalle rilevazioni satellitari, i livelli di inquinamento sono nettamente diminuiti in Italia, Francia ma anche in Germania.

L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause della morte prematura nel mondo. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente gli alti livelli di particolato fine e biossido di azoto ogni anno sono responsabili della morte prematura di oltre 400 mila persone ogni anno. Il netto calo di questi inquinanti, in seguito alle misure restrittive e allo stop delle attività produttive, avrebbe quindi permesso di ridurre il numero di decessi rispetto alla tendenza degli anni precedenti. Secondo le stime dello studio, sarebbero circa 11 mila le vittime “risparmiate” da questo drastico calo dell’inquinamento atmosferico in Europa.

Gli autori dello studio, ripreso anche dal quotidiano Le Monde, hanno analizzato i dati provenienti da oltre 3 mila stazioni di monitoraggio dei livelli di particolato fine e biossido di azoto (NO2) in Europa nel periodo che va dal 1 al 26 aprile. I dati sono stati confrontati con quelli degli anni passati, tenendo in considerazione anche le condizioni meteorologiche.

Secondo i risultati di questo studio il lockdown ha diminuito del 37% i livelli di biossido di azoto e del 12% i livelli di PM10 in Europa. In Italia, in particolare, il calo è stato rispettivamente del 43% e 5%. Si tratta dell’effetto della riduzione dell’attività degli impianti a carbone, calata -37%, e al consumo di petrolio, calato di circa un terzo.

Le morti premature causate dall’inquinamento nel nostro Continente sarebbero oltre 11 mila in meno durante l’ultimo mese: 3.924 morti in meno per i livelli di PM2.5 e 7.389 in meno per il calo dei livelli di NO2. Secondo lo studio il calo dell’inquinamento ha evitato in Germania in media 2.083 decessi, nel Regno Unito 1.752, in Italia 1.490, in Francia 1.230 e in Spagna 1.081. Ma il calo degli inquinanti ha avuto altre ricadute positive sulla salute: avrebbe infatti evitato l’insorgenza di circa 6 mila casi di asma nei bambini, circa 1.900 ricoveri d’emergenza per attacchi di asma e circa 600 nascite premature.

Ma gli effetti collaterali di una pandemia globale non possono certamente essere considerati come qualcosa di positivo. Quello che questo studio può portare a fare è però una riflessione più ampia. Stimando le ricadute sull’ambiente e sulla nostra stessa salute di un calo dell’inquinamento è possibile comprendere perché le politiche europee dovrebbero dare priorità a piani di ripartenza economica green che possano contribuire al miglioramento della qualità dell’aria attraverso, ad esempio, la mobilità sostenibile e l’uso di fonti di energia rinnovabile.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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