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Il 7 settembre sarà la Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu. Diamo il nostro contributo!

Sui social network è stata creata una sfida in vista del primo #WorldCleanAirDay

Il 1° settembre l’UNEP ha lanciato la campagna “Clear the Air” volta ad aumentare la consapevolezza sull’impatto che ha l’inquinamento atmosferico sulla salute delle persone, del loro ambiente e delle economie dei vari stati. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) è la principale autorità che definisce l’agenda ambientale globale, promuove l’implementazione dello sviluppo sostenibile all’interno del sistema e funge da autorevole sostenitore del patrimonio mondiale. Per dare risalto a questa iniziativa, è stata creata una sfida sui social network in vista del primo #WorldCleanAirDay previsto per il 7 settembre 2020. La challenge consiste nel pubblicare sul proprio account una foto o un video raccontando quali azioni desideriamo intraprendere per aiutare #ClearTheAir: bisogna ricordarsi gli hashtag #ClearTheAir e #WorldCleanAirDay e taggare @UNEP. Su instagram è stato creato un filtro apposito che si può utilizzare nelle storie. “Migliorare la qualità dell’aria è fondamentale per la salute umana, l’ambiente e per il raggiungimento degli obiettivi globali in materia di clima e sviluppo sostenibile. Esistono soluzioni convenienti, tecnologicamente praticabili e orientate al futuro, che possono essere messe in atto ora. “Lavorando insieme e prendendo le misure necessarie come individui, comunità, imprese e governi, possiamo garantire che l’inquinamento atmosferico non faccia parte del nostro futuro” ha dichiarato Tiy Chung, Segretariato della Coalizione per il clima e l’aria pulita ospitato dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

UNEP #ClearTheAir

Il primo passo per arrivare a questa sfida, è stato mosso nel 2019, quando la Repubblica di Corea ha proposto e negoziato una risoluzione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per organizzare una Giornata internazionale annuale dell’aria pulita per i cieli blu, il primo dei quali sarà appunto il 7 settembre.

#WorldCleanAirDay si propone di sensibilizzare ogni singolo individuo ma anche intere comunità, aziende e i governi sull’importanza che ha respirare aria pulita per la salute, la produttività, l’economia e l’ambiente. Questa giornata fornisce una piattaforma per rafforzare la solidarietà globale e lo slancio politico per l’azione contro l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, inclusa una maggiore cooperazione internazionale sulla raccolta di dati sulla qualità dell’aria, la realizzazione di ricerche congiunte, lo sviluppo di nuove tecnologie e la condivisione delle migliori pratiche. La maggior parte degli inquinanti atmosferici sono i principali motori dei cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico rappresenta il maggior rischio ambientale per la salute.

Foto di cwizner da Pixabay

Secondo gli scienziati è la causa dell’11,6% di tutti i decessi globali, causando 7 milioni di vittime ogni anno, ovvero più del  numero di persone uccise da malattie come AIDS, tubercolosi e incidenti stradali messi insieme. L’inquinamento atmosferico spesso non può essere sempre visto ad occhio nudo e colpisce in modo sproporzionato bambini, donne e persone più vulnerabili. È stato stimato che il 90% dei giovani del mondo (1,8 miliardi di bambini) respira aria tossica e che ogni anno 543000 bambini, di età inferiore ai 5 anni, muoiono per malattie respiratorie legate a questo problema. Gli studi hanno anche dimostrato che ha un effetto negativo sul neurosviluppo dei più piccoli, collegato ad alcuni disturbi comportamentali come l’autismo e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

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Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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