Antartide, scoperto un gigantesco buco nel ghiaccio sopra Maud Rise: le cause della polinia
Un’enorme polinia grande quanto la Svizzera è apparsa sopra Maud Rise in Antartide. Gli esperti collegano il fenomeno al trasporto di Ekman e alle dinamiche tra vento, correnti e oceano australe.

Un nuovo fenomeno sorprendente si è verificato in Antartide: sopra la regione di Maud Rise è stato osservato un vasto buco nel ghiaccio marino, grande quanto la Svizzera. Questo evento, noto come polinia, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale, che sta studiando le possibili cause e le conseguenze di questa apertura nel ghiaccio. Le polinie sono aree di mare aperto circondate da ghiaccio e rappresentano un laboratorio naturale per comprendere le dinamiche del clima antartico e i cambiamenti in atto nell’oceano australe.
Che cos’è una polinia e perché si forma sopra Maud Rise
La polinia osservata sopra Maud Rise non è un fenomeno inedito, ma le sue dimensioni eccezionali hanno destato particolare interesse. Una polinia si forma quando le correnti oceaniche spingono acqua più calda e salata verso la superficie, sciogliendo lo strato di ghiaccio marino che la ricopre. In questa regione, la particolare conformazione del fondale e l’interazione con i venti facilitano la risalita di acqua profonda. Il risultato è una vasta area di mare libero dal ghiaccio, che modifica la circolazione atmosferica e oceanica locale, influenzando anche il rilascio di CO₂ nell’atmosfera.
Il ruolo del trasporto di Ekman nelle polinie antartiche
Tra i processi responsabili della formazione della polinia di Maud Rise un ruolo centrale è attribuito al trasporto di Ekman. Questo fenomeno fisico riguarda il movimento delle masse d’acqua superficiali, spostate dal vento in direzione perpendicolare rispetto al suo soffiare a causa dell’effetto Coriolis. Il trasporto di Ekman favorisce l’affioramento di acqua profonda, più calda e salina, che contribuisce allo scioglimento del ghiaccio marino. Le osservazioni satellitari e le campagne oceanografiche in corso stanno confermando l’importanza di queste dinamiche nel mantenere aperta la polinia per settimane.
Implicazioni climatiche e studi futuri sul fenomeno
La scoperta di una polinia così estesa fornisce agli scienziati un’occasione preziosa per studiare le interazioni tra ghiaccio marino antartico, correnti oceaniche e clima globale. I dati raccolti permetteranno di aggiornare i modelli climatici e di anticipare le possibili evoluzioni del sistema climatico dell’oceano australe. Comprendere meglio fenomeni come il trasporto di Ekman e il comportamento delle polinie è fondamentale per valutare l’impatto dei cambiamenti climatici su scala planetaria e per la conservazione degli ecosistemi polari.