ClimaEstero

Asia centrale, caldo storico: 44,8°C in Cina e record infranti dalla Siberia all’Uzbekistan

Un’ondata di caldo estremo travolge l’Asia centrale: temperature record in Cina, Siberia, Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan, con valori ben oltre le medie stagionali e impatti significativi su ambiente e società.

Un’eccezionale ondata di caldo storico sta interessando l’Asia centrale, portando temperature mai registrate prima in diverse aree tra Cina, Siberia, Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan. L’evento, definito dagli esperti come uno dei più intensi degli ultimi decenni, mette in evidenza l’accelerazione del cambiamento climatico e le sue ripercussioni sui sistemi naturali e sulle attività umane.

Temperature record: Cina, Siberia e Asia centrale sotto la lente

La Cina ha toccato i 44,8°C, valore che rappresenta uno dei picchi più elevati mai osservati nell’area centro-settentrionale. In Siberia, a Ugloskoye, sono stati raggiunti 36,6°C, un’anomalia termica notevole per una regione solitamente caratterizzata da un clima freddo. In Kyrgyzstan, la città di Talas ha registrato 38,7°C, superando di gran lunga il precedente record di giugno. In Uzbekistan, la stazione di Tamdy ha toccato i 43,4°C, mentre in Kazakhstan ben due stazioni hanno raggiunto i 44°C e altre venticinque hanno superato i 40°C, evidenziando un fenomeno diffuso e senza precedenti recenti.

Cause dell’evento: cambiamento climatico e anomalie stagionali

L’ondata di caldo anomalo che ha investito l’Asia centrale è attribuita dagli esperti all’effetto combinato di cambiamento climatico globale e particolari configurazioni atmosferiche. Secondo studi recenti, la probabilità e l’intensità di tali eventi estremi sono aumentate sensibilmente negli ultimi anni, con temperature che superano di oltre 10°C le medie del periodo in molte località. Le anomalie termiche non solo anticipano l’arrivo dell’estate, ma pongono nuove sfide alla gestione delle risorse idriche e alla sicurezza alimentare, soprattutto in regioni dove l’agricoltura riveste un ruolo cruciale.

Impatto su ambiente, agricoltura e società

Le conseguenze di questo caldo record si fanno sentire su più fronti: dall’aumento del rischio di siccità e incendi boschivi, fino a potenziali danni alle colture in fase di fioritura e alle infrastrutture non preparate a temperature così elevate. In Kazakhstan e Uzbekistan, la fase di semina primaverile e la maturazione precoce delle colture sono state messe a dura prova, mentre nelle aree urbane si sono registrati disagi per la popolazione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili. L’evento conferma la necessità di strategie di adattamento e di monitoraggio costante dei fenomeni meteorologici estremi in tutta l’Asia centrale.

Prospettive future e adattamento al riscaldamento globale

Gli scienziati sottolineano che, senza azioni concrete per la mitigazione del riscaldamento globale, questi episodi di caldo estremo diventeranno sempre più frequenti e intensi. Le autorità locali e internazionali sono chiamate a rafforzare i sistemi di allerta, investire in infrastrutture resilienti e promuovere pratiche agricole sostenibili per proteggere ambiente, economia e salute pubblica. L’ondata di caldo storico del 2025 rappresenta un segnale inequivocabile della nuova normalità climatica dell’Asia centrale.


 

Articoli correlati

Back to top button