FIFA Club World Cup 2025: sotto accusa l’impatto ambientale e le emissioni
Crescono le preoccupazioni sull’impronta ambientale del nuovo Club World Cup ampliato, tra emissioni di CO2 elevate e piani di sostenibilità giudicati insufficienti.

Il nuovo FIFA Club World Cup 2025, con la partecipazione di 32 squadre e 63 partite, si prepara a debuttare negli Stati Uniti, ma non senza polemiche. L’espansione del torneo solleva forti dubbi riguardo l’aumento delle emissioni di carbonio, la gestione ambientale e il ruolo degli sponsor legati ai combustibili fossili. L’evento, che si svolgerà in 12 diversi stadi americani, rischia di amplificare il suo impatto ambientale a causa degli spostamenti massicci di squadre, tifosi e staff.
Preoccupazioni ambientali e logistiche in crescita
L’organizzazione del Club World Cup su scala così ampia implica un aumento significativo dei voli internazionali e dei trasferimenti interni, incrementando le emissioni di gas serra. La scelta di 12 sedi sparse negli Stati Uniti comporta una logistica complessa che, secondo ambientalisti e addetti ai lavori, va a gravare ulteriormente sul bilancio climatico del torneo. Anche i tifosi sono chiamati a lunghi spostamenti, contribuendo al totale delle emissioni di CO2 associate all’evento.
Critiche ai piani di sostenibilità e agli sponsor
Nonostante le dichiarazioni di sostenibilità da parte della FIFA, i piani presentati vengono considerati insufficienti da molte organizzazioni. La presenza di sponsor provenienti dal settore dei combustibili fossili solleva ulteriori dubbi sull’efficacia delle misure adottate. Gli osservatori chiedono maggiore trasparenza e impegni concreti per ridurre l’impatto climatico, sottolineando il rischio che l’evento diventi un’occasione di greenwashing invece che un modello di responsabilità ambientale.
Pressioni da parte di atleti e pubblico
Oltre alle questioni ambientali, cresce la pressione da parte di giocatori, allenatori e sindacati, preoccupati per il sovraccarico di partite e la salute degli atleti. Tuttavia, il tema della sostenibilità rimane centrale, con la richiesta di un vero cambio di passo nella gestione di grandi eventi sportivi, soprattutto in vista di una transizione verso uno sport più ecologico.