Europa centrale: la siccità estrema potrebbe aumentare di sette volte
Se le emissioni di gas serra non dovessero diminuire, questo settore del Continente sarà quello più colpito
La siccità estrema in Europa potrebbe diventare sempre più frequente, con episodi in aumento addirittura di sette volte. Se le emissioni di gas serra dovessero continuare a crescere, lo scenario diverrebbe drammatico per il nostro Continente. Lo afferma un nuovo studio pubblicato di recente sulla rivista Scientific Reports.
L’Europa centrale tra il 2018 e il 2019 ha vissuto la peggior siccità di sempre, con due estati consecutive molto più secche della media, livelli di fiumi e corsi d’acqua ai minimi storici e numerosi incendi. Solo nel 1949 e nel 1950 si verificò un episodio vagamente simile, ma colpì una superficie inferiore di un terzo.
Confrontando i dati climatici risalenti al 1766 con modelli computerizzati, i ricercatori del Centro UFZ-Helmholtz per la ricerca ambientale di Lipsia, in Germania, hanno evidenziato che se si riducessero della metà le emissioni di gas serra rispetto ai livelli attuali, si potrebbe dimezzare la probabilità di eventi siccitosi estremi e ridurre la superficie colpita di quasi il 40%.
La ricostruzione storica del database climatico a lungo termine che ripercorre ben 254 anni, analizza l’ effetto congiunto delle precipitazioni e delle anomalie di temperatura, stimando l’indice di siccità basato sull’indice di evapotraspirazione delle precipitazioni standardizzato (SPEI) che considera l’offerta e la domanda di acqua atmosferica.
L’impatto della siccità del 2018 e del 2019 è stato più incisivo nella zona dell’Europa centrale, dove l’aumento della temperatura è stato accompagnato da una contemporanea riduzione significativa delle precipitazioni estive, che ha portato a condizioni di siccità estreme. Dal 1766 non si sono verificate due siccità successive così intense come è accaduto invece nel 2018 e nel 2019. In questa vasta porzione del Continente oltre il 34% della superficie totale è ampiamente utilizzato per scopi agricoli e durante il 2018-2019 oltre il 50% della regione ha subito gravi condizioni di siccità con importanti ripercussioni su questo settore economico.
Se non si dovesse cambiare rotta le aree agricole colpite dalla siccità potrebbero aumentare di oltre 40 milioni di ettari nel giro di pochi anni. Eppure basterebbe davvero poco per invertire la tendenza: una moderata diminuzione delle emissioni di gas serra potrebbe ridurre di quasi la metà il numero di episodi di siccità estive consecutive rispetto allo scenario con le emissioni più elevate. Se le emissioni di gas serra venissero notevolmente ridotte, la frequenza prevista sarebbe inferiore di oltre il 90% rispetto allo scenario peggiore.