Clima Italia, Ottobre 2024 è stato il più piovoso degli ultimi 30 anni
In continuità con il mese precedente, il clima in Italia anche ottobre 2024 si è distinto per le abbondanti precipitazioni e per le temperature sopra la media.
In un contesto caratterizzato da ampie ondulazioni atmosferiche, con frequenti situazioni di blocco anticiclonico sull’Europa centro-settentrionale e orientale, molte delle perturbazioni che hanno vagato per il continente, lo hanno fatto sottoforma di cut-off (goccia fredda) portando abbondanti precipitazioni nell’area mediterranea, dove si sono verificate anche delle situazioni critiche.
In Italia si distinguono almeno cinque eventi notevoli: il giorno 3 al Centro-Nord, con particolare focus in Emilia Romagna, dal giorno 8 al 10 al Nord, dal 16 al 18 al Nord-Ovest, in Toscana e nelle Venezie, fra il 19 e il 20 ancora in Emilia Romagna, nelle Marche, in Calabria e Sicilia, fra il 26 e il 27 al Nord-Ovest e in Sardegna.
Da non dimenticare il disastro alluvionale con molte vittime e danni avvenuto in Spagna nella Comunità Valenciana il giorno 29 a causa di una di quelle gocce fredde che ha visto amplificare gli effetti per via della elevata disponibilità di vapore acqueo dovuta allo stato termico costantemente sopra la media sia del Mediterraneo, sia dell’atmosfera.
Il mese di ottobre 2024 è stato il più piovoso dell’ultimo trentennio
L’esubero di pioggia a livello nazionale in Italia è stato di +72% rispetto alla media del trentennio 1991-2020, valore che si pone al 7° posto fra i più elevati dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso e il più elevato degli ultimi 30 anni.
A questo risultato hanno contribuito pesantemente le regioni settentrionali con un’anomalia più che doppia (+132%) che vede l’apporto maggiore al Nord-Ovest (+150%) rispetto al Nord-Est (+114%). In particolare i dati del Nord e del Nord-Ovest rappresentano i secondi valori più elevati nelle rispettive serie storiche dopo i record del 1976.
Scarti positivi, seppur di minore entità, sono stati osservati anche al Centro (+69%), a parte i valori sotto la media fra Abruzzo e Molise, e in Sardegna (+43%). Gli apporti di pioggia al Sud e in Sicilia, invece, sono stati sensibilmente più bassi rispetto alla norma (-25% e -26% rispettivamente) confermando un andamento più generale che si osserva da diverso tempo.
In effetti, la distribuzione delle anomalie si presenta in maniera simile estendendo l’analisi al primo bimestre autunnale e ai dati da inizio anno: accumuli oltre la media al Centro-Nord e in Sardegna (particolarmente abbondanti al Nord) e condizioni mediamente più siccitose sulle regioni meridionali, con una piovosità complessiva nazionale ampiamente sopra la norma, più precisamente +74% per il bimestre settembre-ottobre e +38% da gennaio, valori fra i più alti nelle rispettive serie storiche.
Poche novità, rispetto all’andamento generale dei mesi precedenti, dal punto di vista delle temperature di ottobre che, dopo un inizio mese oscillante con alcuni giorni sotto i livelli normali, si sono portate stabilmente sopra la media dando origine a un’anomalia complessiva piuttosto ampia e pari a +1.6°C, segno dei continui afflussi di masse d’aria mite verso le nostre regioni. Si tratta, in effetti, del 4° valore più elevato della serie storica, dopo il 2023, il 2022 e il 2001.
A questo risultato hanno contribuito maggiormente le temperature minime (+2°C) rispetto alle massime (+1.1°C); per quel che riguarda le varie zone d’Italia, spicca il Centro con +1.9°C (il 2° valore più alto dopo il 2023), seguito dal Nord-Est (+1.8°C), dal Nord-Ovest (+1.5°C), poi dal Sud (+1.4°C), dalla Sardegna (+1.3°C) e infine dalla Sicilia (+1.1°C).
Da inizio 2024 la temperatura in Italia è stata 1,5 gradi più elevata della media degli ultimi 30 anni
Date queste anomalie quasi costantemente superiori alla norma, naturalmente anche i primi due mesi della stagione autunnale sono caratterizzati da scarti decisamente positivi da nord a sud. In particolare la temperatura media del bimestre ha superato la norma di +1.1°C che rappresenta il 5° valore più elevato nella serie degli analoghi bimestri, fra i quali svetta il settembre-ottobre dello scorso anno con +2.6°C di anomalia.
Il dato da inizio anno, infine, continua a galleggiare su livelli “mostruosamente” elevati rimanendo a +1.5°C sopra la media dell’ultimo trentennio già di per sé molto caldo e staccandosi sensibilmente dal vecchio record del 2023 di circa mezzo grado, un divario molto difficile da colmare anche nell’eventualità che gli ultimi due mesi dell’anno riescano a chiudere sotto la media (per scendere al 2° posto sotto il 2023, l’anomalia complessiva del bimestre novembre-dicembre del 2024 dovrebbe essere di -1°C)