
Il gas naturale continuerà ad avere un ruolo primario per l’Italia nel suo percorso verso l’energia pulita, affiancando le rinnovabili almeno fino al 2030.
L’importanza del gas nella transizione energetica
Nonostante la crescita delle energie rinnovabili, il gas naturale manterrà un ruolo cruciale nella produzione elettrica italiana almeno fino al 2030, come indicato dalla Commissione Europea. Le centrali a gas saranno essenziali per garantire la stabilità della rete, specialmente quando le risorse rinnovabili non soddisfano la domanda energetica.
Perché il gas rimarrà indispensabile almeno fino al 2030?
Il gas offre una soluzione flessibile per compensare la variabilità delle risorse rinnovabili come solare ed eolico. La capacità di attivarsi rapidamente lo rende un backup affidabile. Inoltre, le tecnologie di accumulo energetico, sebbene in evoluzione, non saranno sufficientemente sviluppate entro il 2030 per sostituire completamente il gas. La politica dovrebbe snellire le procedure burocratiche per le rinnovabili, dovrebbe inserire maggiori agevolazioni per eolico e fotovoltaico, l’Italia dovrebbe puntare con maggiore impegno e maggiore convinzione sulle rinnovabili per la produzione energetica dei prossimi anni.
La decarbonizzazione è un processo graduale. Molti Paesi europei stanno ancora chiudendo le centrali a carbone, sostituendole con il gas come transizione temporanea. La sicurezza energetica è un’altra priorità: il gas rappresenta una risorsa più affidabile rispetto alle importazioni energetiche.
Il ruolo del gas in Italia fino al 2030
Attualmente, circa il 40% della produzione elettrica in Italia dipende dal gas. Anche se le fonti rinnovabili cresceranno, il gas rimarrà fondamentale. Investimenti chiave includono l’espansione di impianti di accumulo, rafforzamento dell’interconnessione con altri paesi e sviluppo di tecnologie come l’idrogeno verde.
Un percorso verso la sostenibilità
Il gas naturale sarà una parte significativa del mix energetico europeo e italiano almeno fino al 2030. Tuttavia, l’obiettivo della Commissione Europea è ridurne progressivamente l’uso fino al 2050 per raggiungere la neutralità climatica. La transizione richiederà investimenti su più fronti per garantire sostenibilità economica e ambientale. Come affermato da Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia,
“la transizione energetica è un viaggio complesso, ma non impossibile.”