Siamo alle porte del Woman Power Camp a Plan de Corones: nel weekend tante esperienze tutte al femminile
L’evento punta a ricordarci che la bici è molto più di un semplice mezzo di trasporto: è un simbolo di economia circolare, sostenibilità e un alleato prezioso nella lotta contro i cambiamenti climatici

Siamo alle porte del Woman Power Camp a Plan de Corones che domani, sabato 12 e domenica13 luglio, trasformerà la città di Brunico nel cuore pulsante del cicloturismo con eventi, escursioni e divertimento per tutte le amanti delle due ruote. Questa volta si tratta di un’esperienza tutta al femminile dedicata a chi desidera avvicinarsi alla mountain bike o migliorare le proprie abilità.
Organizzato da SAAC – Snow & Alpine Awareness Camps in collaborazione con Skirama Kronplatz, il camp sarà condotto da rider professioniste che guideranno le partecipanti attraverso una sessione teorica al Castello di Brunico e una giornata pratica sui trail del Bike Park di Plan de Corones.
Sostenibilità sempre protagonista: le due ruote stanno spopolando in montagna
Le due ruote stanno spopolando sui monti: i numeri sono in forte in crescita, con strutture ricettive su misura e bici sempre più performanti che portano in quota moltissimi appassionati che fino a ieri si limitavano a guardare le montagne dal basso verso l’alto.
La sostenibilità quindi sarà di nuovo protagonista non solo perché la bici è, per definizione, il mezzo ecologico per eccellenza ma anche grazie all’attenzione concreta alla mobilità dolce. Molti partecipanti raggiungeranno Brunico in treno, anche grazie all’Alto Adige Guest Pass che promuove una circolazione sostenibile; si tratta di un servizio speciale che viene offerto agli ospiti da parte dell’albergatore e che contiene treni regionali e regionali veloci in Alto Adige fino a Trento ed autobus locali.
L’intervista a Thomas Reiter, direttore dell’evento
Ho avuto la possibilità di intervistare Thomas Reiter, il direttore di Skirama – Kronplatz. Di seguito domande e risposte
Siamo alle porte di un altro fine settimana dedicato alla bici; pensi sia il mezzo migliore e più sostenibile per apprezzare le bellezze delle vostre zone?
Assolutamente sì. La bici, in tutte le sue forme – dalla mountain bike alle e-bike – è il mezzo ideale per esplorare il nostro territorio in modo sostenibile, immersivo e rispettoso. Offre la possibilità di vivere la montagna con lentezza, di apprezzarne i suoni, i profumi e di percorrere sentieri lontani dal traffico, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
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Si tratta di un’esperienza dedicata alle donne; credi che donne e uomini abbiano la stessa sensibilità ambientale?
Crediamo che la sensibilità ambientale non dipenda dal genere, ma piuttosto dalla cultura, dall’educazione e dalle esperienze personali. Tuttavia, notiamo con piacere che le donne, soprattutto nel contesto outdoor e sportivo, si dimostrano spesso molto attente a pratiche consapevoli, come la riduzione dei rifiuti e il rispetto della natura.

Quanto pensi in generale gli italiani siano un popolo virtuoso?
Gli italiani sono molto legati al proprio territorio, ma c’è ancora tanta strada da fare in termini di consapevolezza e comportamento quotidiano. Fortunatamente, in montagna – e in particolare nelle aree dove il turismo è strettamente legato all’ambiente – vediamo crescere una sensibilità concreta, che si traduce in gesti responsabili da parte di chi vive e visita queste zone.

Basta arrivare nelle vostre zone per percepire un forte legame con il territorio e una particolare attenzione all’inquinamento. Cosa pensi vi differenzi dalle altre regioni?
Il nostro legame con la montagna è culturale, profondo, e quotidiano. Qui ogni scelta – dalla gestione degli impianti all’offerta turistica – viene fatta considerando l’impatto ambientale. La differenza forse sta nella visione a lungo termine: sappiamo che la nostra sopravvivenza economica e sociale dipende dalla salute del nostro ecosistema e per questo investiamo costantemente in mobilità dolce, energie rinnovabili e tutela del paesaggio.

Come si possono unire eventi che coinvolgono centinaia di persone e rispetto per l’ambiente?
Con organizzazione, responsabilità e tanta educazione. Ogni evento nel nostro comprensorio è progettato con criteri di sostenibilità: raccolta differenziata potenziata, mobilità condivisa, riduzione dei materiali monouso, attenzione alla provenienza dei prodotti, coinvolgimento di fornitori locali. Inoltre, investiamo nella sensibilizzazione del pubblico: ogni partecipante deve sentirsi parte attiva nel proteggere ciò che ha scelto di vivere.

“Un popolo senza boschi e selve è un popolo morente”. Come sono cambiate le vostre zone negli ultimi anni?
In Alto Adige abbiamo sofferto molto per la tempesta Vaia e, in seguito, per l’invasione del bostrico. I danni ai boschi sono stati gravi, ma non credo che questo significhi che siamo un popolo “morente”. Al contrario, ci impegniamo ancora di più per rinaturalizzare e impariamo ogni giorno a valorizzare di più ciò che la natura ci offre.

Progetti per il futuro?
Abbiamo davvero tanti progetti per il futuro, non saprei nemmeno da dove cominciare! Nei prossimi inverni sono previste importanti novità sugli impianti di risalita, stiamo anche riposizionando il nostro marchio. Per l’estate invece ci saranno tante novità per bambini, famiglie e per il Bike Park. Insomma, non ci manca il lavoro! Puntiamo molto sul reinvestire per continuare a crescere e offrire ai nostri ospiti un’esperienza sempre più bella in montagna.
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