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Fuochi d’artificio: a Capodanno boom di smog e polveri sottili

Nonostante i divieti e le multe questa "tradizione" provoca inquinamento e danneggia anche gli animali. A Milano i botti sono responsabili del 6% del PM10 dell'intero anno

Con il Capodanno si assiste anche a un aumento significativo dell’inquinamento atmosferico dovuto allo scoppio dei fuochi d’artificio. I botti e i giochi pirotecnici in generale liberano nell’atmosfera una ingente quantità di polveri sottili.
Quando vengono esplosi simultaneamente, le concentrazioni di particolato nell’aria raggiungono picchi eccezionali. I fuochi d’artificio, infatti, liberano PM10, PM2.5 ma anche ozono, anidride solforosa e biossido di azoto.

Un recente studio pubblicato nel 2019 sulla rivista scientifica Nature ha analizzato le concentrazioni di particolato fine in atmosfera prima e dopo i festeggiamenti di Capodanno tra il 1995 e il 2012 nei Paesi Bassi. Tra il 27 e il 30 dicembre il livello medio nazionale era di 29 μg/m3 , valore che decuplicava nelle prime ore del nuovo anno raggiungendo una media di 277 μg/m3. Nelle zone maggiormente abitate il valore medio è salito addirittura a 598 μg/m3, con picchi di 1132 μg/m3: si tratta di valori simili a quelli che vengono raggiunti mediamente nel quartiere più inquinato di Nuova Delhi.

Fuochi d’artificio vietati in molte città. A Milano sono responsabili del 6% del Pm10 dell’intero anno in città

A Milano e in tantissime altre città come Roma, Napoli, Genova,  botti, fuochi d’artificio e petardi sono vietati anche quest’anno, anche se purtroppo in pochi rispetteranno questo divieto. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha firmato l’ordinanza per il divieto di utilizzo di fuochi d’artificio, petardi, botti, razzi su tutto il territorio cittadino dalle 16 del 31 dicembre 2021 alle 24 del 1 gennaio 2022. Le multe per i trasgressori arrivano fino a 500 euro.

A Milano il divieto dura molto di più: la misura è stata varata del Comune nell’ambito del Regolamento per la qualità dell’aria. L’obiettivo è quello di tutelare ambiente, animali e cittadini. Il divieto non riguarda solo la notte di Capodanno ma è in vigore in città, dall’1 ottobre al 31 marzo. Secondo i dati dell’annuario delle emissioni Inemar redatto da Arpa, i fuochi d’artificio sono responsabili del 6% del Pm10 presente in città durante l’intero anno.

Botti di Capodanno: un pericolo e un forte stress anche per gli animali

Secondo le stime del Wwf,  ogni anno in Italia almeno 5.000 animali muoiono a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, anche rapaci, che come riporta il Wwf “spaventati perdono il senso dell’orientamento e fuggono istintivamente rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti), vagano al buio alla cieca. Non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia”.

I botti provocano spavento e forte stress anche negli animali domestici. I gatti e soprattutto i cani hanno una soglia uditiva molto più sensibile di quella umana e i ripetuti forti rumori provocano angoscia, paura e disorientamento.  Negli animali d’allevamento come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare addirittura l’aborto da trauma da spavento.

Cosa contengono i fuochi d’artificio?

Il materiale pirotecnico è composto da un comburente (il carburante), un ossidante (che permette di fornire ossigeno utile per la combustione), coloranti (elementi chimici che producono colore), il cloro (per enfatizzare i colori) e ovviamente il pacchetto contenitore. I colori che tanto affascinano vengono emessi dal fenomeno di eccitazione-diseccitazione degli elettroni degli elementi metallici. Ogni metallo emette una luce con una lunghezza d’onda precisa, da cui dipende il colore che vediamo. Il sodio emette luce gialla, lo stronzio emette luce rossa, il bario il verde, il rame il blu, magnesio e titanio il bianco, il ferro emette luce dorata.

L’effetto delle esplosione di fuochi d’artificio a Capodanno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, proprio perché l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche. L’effetto sulla qualità dell’aria si legge sulle concentrazioni di particolato delle ore immediatamente successive, generalmente poi i livelli calano, anche per effetto delle condizioni meteo. Pioggia e vento favoriscono, ad esempio, la dispersione o deposizione al suolo delle particelle di particolato.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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