Territorio

Gli animali si stanno riprendendo il proprio spazio

Le città dopo essersi svuotate di persone, si stanno riempiendo di animali. In Cina perfino gli elefanti entrano nei villaggi

La Natura in questi giorni in cui siamo costretti a rimanere in casa, sembra stare riappropriandosi dei propri spazi: sono infatti parecchie le segnalazioni di animali avvistati nei centri cittadini di tutta l’Italia. A Milano ormai da diversi giorni viene segnalata la presenza di numerose lepri nella zona nord-occidentale, vicino la tangenziale e sui Navigli sono stati visti passeggiare dei cigni. In Veneto, a Malcesine, sono molte le anatre che sono state fotografate in mezzo alle strade e un caprone ha attraversato il centro cittadino (cosa considerata di buono auspicio). Nei canali di Venezia, dove l’acqua è tornata limpida, si vedono numerosi pesci, cigni e anatre e le palafitte sono piene di nidi di uccelli. In Abruzzo, nella zona di Fosso Grande, tra Pescara e Spoltore, dopo le segnalazioni di numerosi caprioli, sono stati avvistati perfino 2 lupi, nel porto di Trieste e in quello di Cagliari i delfini si sono spinti fino a riva. Singolare è anche quanto accaduto in Cina dove un gruppo di elefanti selvaggi ha fatto irruzione in un villaggio.

Photo by HGS Dhaliwal

Secondo quanto riportato da giornali indiani e cinesi, approfittando della scarsa presenza di persone, avrebbero attraversato i campi dei contadini cibandosi di canne da zucchero, raccolti e mais. Sembrerebbe che questi animali abbiano anche bevuto un distillato dei contadini; con l’alcol in corpo pare siano finiti ad appisolarsi in campi da tè poco distanti. “Questo è un segnale bellissimo. Stiamo assistendo a un mega esperimento non voluto e vediamo che gli animali sono pronti, che potrebbero riprendersi il territorio che gli abbiamo tolto. Pensiamo a che cosa accadrebbe in mare se improvvisamente cessassero le attività di pesca: ci sarebbe una rigenerazione immediata. Sulla terraferma, se smettessimo di essere così invasivi e distruttivi, avremmo il ritorno vicino a noi di molte specie. Questa è una bella lezione che possiamo imparare dalla pandemia” le parole di Luigi Boitani, biologo, scrittore e professore ordinario di Zoologia all’Università la Sapienza di Roma.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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