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Rimini green con il Parco del Mare: 16 km di lungomare trasformati in un’oasi verde

Un progetto che dimostra come la sostenibilità possa essere sinonimo di bellezza, benessere e innovazione

Rimini sta vivendo una trasformazione molto importante che ridefinisce il suo rapporto con il mare e il territorio: con il progetto del Parco del Mare la città sta convertendo i suoi 16 km di lungomare in un’oasi verde, pedonale e ciclabile dove il traffico delle automobili è solo un ricordo. Questo ambizioso intervento, tra i più significativi in Europa per la rigenerazione costiera, sta cambiando il volto della città, trasformandola in un modello di sostenibilità, benessere e innovazione urbana.

©(c)Roland Halbe

Un lungomare riconquistato dalla natura

Il progetto è stato avviato nel 2019 e mira al completamento integrale entro il 2026, rendendo Rimini un modello europeo di “waterfront green”. Sono già stati completati circa 10 km di lungomare, con tratti liberi da traffico e asfalto, sostituiti da piste ciclabili, camminamenti in legno, aree verdi e spazi per sport e relax.

Parco del Mare, Rimini

Fino a pochi anni fa il lungomare di Rimini era un susseguirsi di asfalto, parcheggi e traffico. Oggi, grazie al progetto elaborato dallo studio internazionale Miralles Tagliabue, la costa si presenta come un parco urbano integrato, con dune di sabbia, vegetazione autoctona, pavimentazioni in legno e ceramica, e spazi dedicati alla mobilità dolce. Il Parco del Mare si articola in 3 fasce: una passeggiata in legno lato mare, un’area centrale con alberi e dune, e una zona ciclo-pedonale vicina alla città. Questo design non solo valorizza il paesaggio, ma crea un ambiente accogliente e accessibile per cittadini e turisti.

 

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Mobilità sostenibile e qualità della vita

La rivoluzione verde di Rimini non si limita all’estetica. La pedonalizzazione del lungomare è accompagnata da un ripensamento complessivo della mobilità urbana. La città ha ampliato la rete di piste ciclabili che oggi supera i 130 km e ha introdotto servizi di sharing come monopattini elettrici (oltre 1.000), e-bike (300) e auto elettriche tramite il servizio Corrente. Il divieto di fumo sulla battigia e l’eliminazione della plastica usa e getta in spiaggia rafforzano l’impegno per un turismo sostenibile e una costa plastic-free.

Una trasformazione che ha un impatto diretto sulla qualità della vita

Questa trasformazione ha un impatto diretto sulla qualità della vita. Eliminando le auto dal lungomare, Rimini riduce l’inquinamento acustico e atmosferico, offrendo spazi per il relax, lo sport e la socialità. Le isole fitness e le aree gioco non solo promuovono uno stile di vita attivo ma rendono il lungomare un luogo inclusivo per tutte le età.

©(c)Roland Halbe

Un modello per l’Europa

Il Parco del Mare non è solo un progetto locale ma un esempio di rigenerazione urbana che sta attirando l’attenzione internazionale. Rimini si sta scrollando di dosso l’immagine di meta balneare a basso costo per diventare una destinazione all’avanguardia, capace di coniugare turismo, ambiente e innovazione. La città è già un punto di riferimento per la green economy, grazie a eventi come Ecomondo, la fiera dedicata alla transizione ecologica, che ogni anno richiama migliaia di visitatori, aziende da tutto il mondo e che riaprirà le porte dal 4 al 7 novembre. Come sottolinea il Comune di Rimini: “la città ha scelto la via della sostenibilità per ripensare se stessa”. Questo percorso, iniziato oltre un decennio fa, ha portato a una Rimini più verde, più vivibile e più attrattiva, dimostrando che è possibile immaginare un futuro in cui le città costiere siano protagoniste di una vera rivoluzione verde.

Sfide e opportunità

Non mancano le sfide: la pedonalizzazione richiede un ripensamento della viabilità urbana, con soluzioni come parcheggi interrati e trasporti pubblici potenziati per garantire l’accesso al lungomare senza intasare le arterie stradali. Il Parco del Mare rappresenta una svolta per Rimini: una città che non solo guarda al futuro ma lo sta già costruendo, passo dopo passo, lungo i suoi 16 km di costa senza automobili. Un progetto che dimostra come la sostenibilità possa essere sinonimo di bellezza, benessere e innovazione.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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