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Allarme Save Soil: oltre il 60% dei suoli agricoli UE gravemente degradati

Un nuovo rapporto denuncia che la degradazione del suolo minaccia la sicurezza alimentare in Europa e Regno Unito, aggravando crisi climatica, alluvioni e siccità. Gli esperti chiedono politiche per la rigenerazione del suolo.

La situazione dei suoli agricoli in Europa e nel Regno Unito si fa sempre più critica: secondo l’ultimo rapporto dell’iniziativa Save Soil, oltre il 60% dei suoli dell’Unione Europea e circa il 40% di quelli britannici risultano gravemente degradati a causa dell’agricoltura intensiva. Questa condizione allarmante compromette la capacità dei terreni di trattenere acqua, contribuendo sia a alluvioni che a siccità, e accelera la crisi climatica minando la sicurezza alimentare di milioni di cittadini.

Degrado dei suoli: numeri e cause in Europa e Regno Unito

L’analisi del movimento Save Soil evidenzia come la degradazione del suolo sia ormai un problema strutturale nel continente europeo. Oltre il 60% dei terreni agricoli dell’UE presenta segni di erosione, perdita di sostanza organica e impoverimento dovuti a pratiche agricole non sostenibili. In particolare, la monocoltura, l’uso eccessivo di fertilizzanti chimici e pesticidi, la lavorazione meccanica intensiva e la scarsa rotazione delle colture sono tra i principali fattori che impoveriscono la fertilità del suolo e riducono la sua capacità di trattenere acqua. Nel Regno Unito, il dato si attesta a circa il 40%, ma la tendenza è in aumento, aggravata dalla sospensione del principale programma governativo per la agricoltura sostenibile.

Impatto su clima, alluvioni e sicurezza alimentare

I suoli impoveriti trattengono meno acqua, rendendo i campi più vulnerabili sia alle siccità che alle alluvioni. In presenza di forti piogge, l’acqua scorre rapidamente sulla superficie, causando erosione e perdita di nutrienti, mentre durante i periodi secchi la mancanza di sostanza organica riduce la capacità di assorbire e trattenere l’umidità. Questo ciclo vizioso accelera la crisi climatica, poiché i suoli degradati rilasciano più anidride carbonica e trattengono meno carbonio organico, contribuendo all’aumento dei gas serra. La diminuzione della fertilità mette inoltre a rischio la produzione agricola, esponendo l’Europa a nuove minacce per la sicurezza alimentare.

La richiesta degli esperti: rigenerazione del suolo e riforma delle politiche agricole

Il rapporto sottolinea come la rigenerazione del suolo debba diventare una priorità nelle strategie di adattamento climatico. Gli esperti chiedono una riforma profonda dei sussidi agricoli e delle politiche europee, premiando pratiche di agricoltura rigenerativa, rotazione delle colture, uso di coperture vegetali e riduzione dei fitofarmaci. Inoltre, si sottolinea l’importanza di programmi educativi rivolti agli agricoltori per favorire la transizione verso tecniche più sostenibili.

Il caso Regno Unito: sospeso il principale programma per l’agricoltura sostenibile

Nel Regno Unito, la situazione è aggravata dalla recente sospensione del principale programma di agricoltura sostenibile, lasciando agricoltori e attivisti in attesa di nuove direttive. Questo stop rischia di compromettere ulteriormente la salute del suolo e il raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali. Gli esperti avvertono che senza interventi urgenti, il degrado dei suoli agricoli potrebbe diventare irreversibile, con conseguenze devastanti per ecosistemi, clima e produzione alimentare.

Conclusioni: un futuro sostenibile dipende dalla salute del suolo

La degradazione del suolo rappresenta una delle sfide ambientali più gravi del nostro tempo. Solo attraverso una decisa inversione di rotta nelle politiche agricole e una reale valorizzazione della agricoltura sostenibile sarà possibile garantire la resilienza climatica, la salvaguardia della biodiversità e la sicurezza alimentare per le future generazioni.

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