Appello dei vescovi del Global South: basta false soluzioni climatiche, serve giustizia ecologica

I vescovi cattolici del Global South lanciano un appello unitario contro le false soluzioni climatiche come il mercato del carbonio, chiedendo l’abbandono dei combustibili fossili e una riforma dell’economia globale in vista della COP30 in Brasile.
Negli ultimi giorni, i vescovi cattolici dei principali continenti del Global South hanno reso pubblica una dichiarazione congiunta per denunciare le false soluzioni climatiche proposte dai Paesi ricchi, tra cui il controverso mercato del carbonio. L’appello sottolinea come queste misure perpetuino profonde ingiustizie ecologiche e sociali, aggravando la crisi climatica invece di risolverla. Secondo i vescovi, è necessario un cambio di rotta radicale: bisogna abbandonare i combustibili fossili e ristrutturare l’economia globale affinché sia davvero orientata al bene comune.
Le critiche alle false soluzioni climatiche e al mercato del carbonio
I rappresentanti della Chiesa cattolica nei Paesi del Sud globale mettono in guardia contro le cosiddette false soluzioni climatiche, in particolare i meccanismi finanziari come il mercato del carbonio. Tali strumenti, spesso promossi dalle nazioni più sviluppate, vengono giudicati insufficienti e fuorvianti perché non affrontano alla radice le cause delle crisi climatiche e sociali. Al contrario, rischiano di scaricare il peso dell’adattamento e della mitigazione sulle popolazioni più vulnerabili, perpetuando le disuguaglianze ambientali e sociali già esistenti.
L’urgenza di abbandonare i combustibili fossili e riformare l’economia globale
Nella dichiarazione, i vescovi ribadiscono la necessità di un abbandono immediato dei combustibili fossili come unica strada efficace per contrastare il cambiamento climatico. Viene richiesto un impegno concreto e vincolante da parte della comunità internazionale, con investimenti nelle energie rinnovabili e una revisione dei modelli produttivi e di consumo. L’obiettivo, secondo i leader religiosi, è costruire un sistema economico più equo, capace di tutelare la giustizia climatica e promuovere il benessere collettivo.
Il ruolo dei Paesi ricchi e l’attesa per la COP30 in Brasile
L’appello dei vescovi cattolici del Global South arriva a poco più di un anno dalla COP30, la conferenza ONU sul clima che si terrà in Brasile nel novembre 2025. In vista di questo appuntamento cruciale, i firmatari chiedono ai Paesi ricchi di assumersi le proprie responsabilità storiche e di adottare misure realmente efficaci, superando le logiche di profitto e mercato che finora hanno ostacolato una vera transizione ecologica. La dichiarazione invita inoltre tutta la comunità internazionale a unire gli sforzi per proteggere la biodiversità e garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.
Un richiamo al bene comune e alla giustizia ecologica globale
Il messaggio dei vescovi si inserisce nel solco di un crescente movimento globale che chiede giustizia climatica e una profonda revisione delle politiche ambientali. L’appello invita governi, istituzioni e cittadini a superare le soluzioni di facciata e a mettere al centro il bene comune, la solidarietà internazionale e la difesa della Casa comune. Solo così sarà possibile affrontare le cause profonde della crisi climatica e promuovere un modello di sviluppo realmente sostenibile.