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Ecovillaggio di Montale: il CNR ne attesta i benefici ecosistemici

Il villaggio della "filosofia antispreco" si arricchisce di un'importante certificazione che testimonia come il verde agisca come un climatizzatore naturale

A una decina di chilometri da Modena, a Montale fraz. Castenuovo Rangone, si trova un’Ecovillaggio, un quartiere residenziale a impatto zero, costruito in base ai principi della bio ed ecosostenibilità per coniugare il massimo comfort ai minimi consumi energetici. Un tempo dove oggi sorge l’Ecovillaggio di Montale c’era una fattoria: il progetto immobiliare è partito nel 2007 e ha trasformato nel segno dell’innovazione il volto di quella campagna, pur mantenendo un forte legame con il passato e le tradizioni. La Società immobiliare Bertuccia s.r.l. SB – Società Benefit e il team di lavoro interdisciplinare che gestisce ogni singolo aspetto e valore del quartiere, ha puntato tutto su una coscienza sostenibile volta a dare un impulso concreto alla tutela dell’ambiente e al benessere delle persone.

Ecovillaggio di Montale

Il villaggio della “filosofia antispreco”

L’idea è stata quella di costruire casette ecologiche che non emettono CO2, non producono polveri sottili, in più tutto il villaggio contribuisce a rifornire costantemente la falda acquifera, evitando sprechi e dispersioni. Tutte le scelte urbanistiche sono mosse dalla “filosofia antispreco” con una forte attenzione alle risorse della natura e in particolare al ciclo dell’acqua: le stesse caratteristiche costruttive degli edifici ecologici ne disincentivano la dispersione. Il ciclo dell’acqua è alla base del progetto urbanistico e avviene in tre fasi: raccolta, conservazione e riutilizzo.

Ecovillaggio di Montale

Di fronte ad attività umane e urbanizzazioni in continuo aumento, la soluzione di investire negli ecosistemi naturali per offrire un rifugio climatico e garantire benessere risulta essere la più appropriata. Il verde è al centro di Ecovillaggio e la sua vegetazione ad uso pubblico sta generando dei vantaggi concreti per le persone.

I benefici ecosistemici validati dal CNR

Per la prima volta i suoi benefici sono stati misurati dal CNR – Istituto per la Bioeconomia di Bologna ed è stata effettuata la valutazione ESG (un sistema per misurare la performance in termini di sostenibilità e impatto sociale, ambientale) dalla dott.ssa agronoma Marcella Minelli grazie a uno studio condotto dall’Istituto Agraria dell’Università di Bologna.

 

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Il verde agisce come un vero climatizzatore naturale

Il verde come patrimonio ecologico ha già accumulato 105 tonnellate di CO2 dal momento del suo impianto e ne sequestra 30,5 tonnellate l’anno grazie ad alberi, arbusti e prato, contribuendo a ridurre le temperature locali contrastando le sempre più frequenti ondate di calore. Questi sono tra i principali benefici ecosistemici dell’Ecovillaggio di Montale misurati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Bioeconomia.

Ecovillaggio di Montale

L’analisi evidenzia come la vegetazione dell’ecoquartiere, composta da quasi 6000 tra alberi e arbusti e quasi 8000 m² di prato, agisca come un vero climatizzatore naturale in grado di abbassare la temperatura, generare ombra diffusa e migliorare il comfort termico negli spazi pubblici e privati. Si tratta di un enorme patrimonio vegetale composto da 182 alberi appartenenti a 36 specie diverse e 5655 arbusti di 89 specie differenti. Questi sono numeri importanti che generano benefici ecosistemici con risvolti concreti per la salute e il benessere delle persone in un’area, la Pianura Padana, tra le più inquinate d’Italia.

Un capitale ecologico che protegge dai cambiamenti climatici

“L’organizzazione da parte di Ecovillaggio, nelle sue aree verdi sia pubbliche che private, dimostra come un più attento uso funzionale della vegetazione può migliorare l’ambiente, salvaguardare il paesaggio e proteggere dal cambiamento climatico” queste le parole di Silvia e Carlo Pini imprenditori di Ecovillaggio.

Nel dettaglio le misurazioni dei benefici per la salute delle persone e la tutela dell’ambiente, validate dal CNR:

105 tonnellate di CO₂ accumulate dal momento dell’impianto
30,5 tonnellate di CO2 sequestrate all’anno tra alberi, arbusti e prato. In particolare l’ontano (Alnus x spaethii) è il maggiore contributore per accumulo e sequestro di CO₂ e rimozione di inquinanti
oltre 20 tonnellate/anno di ossigeno prodotte
43 kg/anno di inquinanti atmosferici rimossi, tra cui ozono (O₃), biossido di azoto (NO₂) e particolato sottile (PM10 e PM2.5)

Ecovillaggio di Montale

Questi benefici non si esauriscono nella mitigazione dell’impatto ambientale: il verde contribuisce a ridurre il deflusso superficiale delle acque piovane (oltre 4 m³/anno) contrastando il rischio idraulico e alleggerendo le infrastrutture fognarie urbane. L’alta biodiversità vegetale invece favorisce l’impollinazione, supporta la fauna utile e rafforza la resilienza dell’intero ecosistema generando benessere psicofisico non solo in chi abita in Ecovillaggio ma in tutta la comunità di Montale.

L’ecoquartiere rappresenta un modello replicabile per valorizzare il bene comune

L’efficienza dell’area verde di Ecovillaggio nel generare servizi ecosistemici raggiunge un impressionante 85% del suo potenziale massimo, dato che certifica l’efficacia progettuale e gestionale. Un valore aggiunto è rappresentato dalla presenza di piante medicinali e impollinatori naturali che incrementano l’autosufficienza e la resilienza del sistema. L’ecoquartiere rappresenta un modello replicabile per valorizzare il bene comune e un nuovo modo di pensare le aree urbane e progetti immobiliari” ha commentato l’agronoma dott.ssa Minelli.

In Ecovillaggio la natura non è solo ornamento ma vero capitale ecologico, alleato concreto per adattarsi al cambiamento climatico e proteggere le persone dal caldo estremo. Uno spazio dove la sostenibilità si misura, si certifica, e soprattutto si vive.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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