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Allarme climatico: il possibile collasso dell’AMOC e il rischio di una nuova era glaciale in Europa

Un recente studio rilancia l’attenzione sull’AMOC: il suo cedimento potrebbe portare inverni glaciali in Europa, con effetti estremi e imprevedibili sul clima del continente.

Nel cuore dell’Oceano Atlantico scorre una corrente fondamentale per l’equilibrio termico globale: l’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC). Questa “super-corrente” trasporta enormi quantità di acqua calda dai Tropici verso nord e acqua fredda dall’Artico verso sud, regolando così le temperature di vaste aree del pianeta. Finché l’AMOC funziona, l’Europa beneficia di inverni relativamente miti. Ma secondo un nuovo studio pubblicato su Geophysical Research Letters, il rischio di un suo collasso non è più solo teorico: si ipotizza che, nonostante il riscaldamento globale, il nostro continente potrebbe affrontare inverni glaciali con temperature medie sotto lo zero per mesi e punte di gelo estremo.

Il paradosso climatico dell’AMOC: inverni glaciali e estati torride

Il recente studio descrive uno scenario che sembra un paradosso: il collasso dell’AMOC porterebbe a un forte aumento del ghiaccio marino artico, raffreddando l’aria e alterando la circolazione atmosferica. Ciò significherebbe estati calde e inverni gelidi, con sbalzi termici estremi tra le stagioni. Gli autori parlano di un’Europa che passa “dal frigorifero alla friggitrice”. Le aree più colpite sarebbero il Regno Unito, la Scandinavia, i Paesi Bassi e il Belgio, dove si potrebbero raggiungere punte di -20°C a Londra e -48°C a Oslo. Il Sud Europa resterebbe più stabile, almeno inizialmente.

Probabilità e conseguenze di un collasso dell’AMOC

L’ipotesi di un collasso dell’AMOC viene ancora considerata a “bassa probabilità, alto impatto”, ma gli effetti sarebbero potenzialmente irreversibili. Studi recenti indicano una finestra temporale tra il 2025 e il 2095 per un possibile cedimento del sistema. La comunità scientifica è divisa sulle probabilità, ma concorda sulla gravità delle conseguenze: oltre alle temperature estreme, si rischiano gravi ripercussioni su agricolturarisorse idricheinfrastrutture ed economia europea.

Il dibattito scientifico e la mancanza di risposta politica

Nonostante la gravità dello scenario, il dibattito sull’AMOC resta confinato tra scienziati e attivisti. Nel 2024, climatologi di fama internazionale hanno sollecitato azioni concrete attraverso una lettera aperta ai governi nordici, ma la risposta è stata assente. Il rischio, pur considerato remoto, non sembra sufficiente a innescare una reazione politica decisa.

Prepararsi a un futuro climatico incerto

Le simulazioni mostrano che anche con un aumento di +2°C rispetto all’epoca preindustriale – lo scenario oggi più probabile secondo l’IPCC – il collasso dell’AMOC trasformerebbe il nord Europa in una nuova area glaciale. Il riscaldamento globale non attenuerebbe, ma renderebbe ancora più complesso il quadro climatico. È quindi fondamentale ridurre le emissioni e prepararsi anche agli effetti paradossali della crisi: alcune aree potrebbero diventare più fredde, estreme e difficili da prevedere rispetto a quanto immaginato finora.

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