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Riciclo veicoli, UE al lavoro su nuove regole per auto più sostenibili

Settimana scorsa il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la sua posizione sul nuovo regolamento riguardante il riciclo dei veicoli a fine vita (ELV), segnando una svolta importante per l’economia circolare nel settore automobilistico.

Il regolamento stabilisce requisiti chiari per la progettazione dei nuovi veicoli, affinché siano pensati per facilitarne il riuso, il riciclo e il recupero. Come ha spiegato Paulina Hennig-Kloska, ministra per il clima e l’ambiente, «la regolamentazione sui veicoli a fine vita è un punto di svolta per l’Europa. Riduce i rifiuti, diminuisce la nostra dipendenza dalle materie prime critiche provenienti dall’estero e inserisce l’industria automobilistica al cuore dell’economia circolare». Inoltre, «questa legislazione non solo rafforzerà la competitività delle industrie auto e del riciclo, ma eliminerà anche la burocrazia al minimo indispensabile».

Obiettivi concreti per plastica e altri materiali

Tra le novità più rilevanti c’è l’introduzione di un target obbligatorio per il contenuto minimo di plastica riciclata nei veicoli, da raggiungere gradualmente in tre step:

  • 15% sei anni dopo l’entrata in vigore del regolamento

  • 20% dopo otto anni

  • 25% dopo dieci anni

La Commissione potrà concedere deroghe temporanee in caso di scarsità di plastica riciclata o prezzi eccessivi, e potrà anche definire futuri obiettivi per altri materiali, come acciaio, alluminio e materie prime critiche, dopo uno studio di fattibilità.

Il regolamento sul riciclo si applicherà non solo ad auto e furgoni, ma anche a veicoli pesanti, moto, quadricicli e veicoli speciali (come ambulanze o autogru). Inoltre, per ogni cambio di proprietà di veicoli usati, il venditore dovrà fornire una documentazione che certifichi che il mezzo non è considerato un veicolo a fine vita, con alcune eccezioni per vendite private non online.

Inoltre, il sistema di responsabilità estesa del produttore viene potenziato: i produttori devono coprire non solo i costi di raccolta e smaltimento, ma anche l’intera catena di trattamento, inclusi i veicoli importati da paesi terzi. Questo approccio punta a responsabilizzare maggiormente le industrie per l’intero ciclo di vita del prodotto.

L’industria automobilistica è tra le più intensivamente consumatrici di risorse in Europa: copre il 19% della domanda di acciaio UE, il 10% di tutta la plastica e grandi quote di alluminio, rame, gomma e vetro. Il regolamento mira a ridurre questa pressione recuperando materiali e limitando gli sprechi.

Prossimi passi

Il Consiglio è pronto ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo, che dovrà approvare una propria posizione sul testo. Se confermato, il regolamento rappresenterà una pietra miliare per una mobilità più sostenibile, chiudendo il cerchio tra progettazione, uso e fine vita dei veicoli.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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