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Indonesia, la nuova capitale nel Borneo mette a rischio la sopravvivenza degli orango

La popolazione di orango dell’isola del Borneo è a rischio a causa dello spostamento programmato della capitale dell’Indonesia, da Giacarta a Nusantara.

L’attuale capitale dell’Indonesia, Giacarta, sta infatti sprofondando: ogni mese, ogni anno, il livello della città continua a scendere, tanto da esporre a rischio inondazione più della metà della capitale. Secondo nuove stime, oggi oltre il 40% della città si trova al di sotto del livello del mare e alcune zone del nord di Giacarta stanno scomparendo a una velocità stimata di 25 centimetri all’anno. 

L’amministrazione ha individuato un luogo per spostare ufficialmente la capitale, abitata da 32 milioni di persone: la costa orientale dell’isola del Borneo, nella provincia del Kalimantan Orientale. Si trova a oltre 1100 chilometri di distanza dall’attuale capitale, e sarà chiamata Nusantara, ossia “arcipelago“.

Ma spostare un conglomerato di questa portata in un’isola, che in passato ospitava una ricchezza naturale senza eguali, ha un costo altissimo. L’ecosistema dell’isola, già minacciato dalla deforestazione e dalle monocolture, ora rischia di subire il colpo di una urbanizzazione improvvisa.

Orango a rischio: sull’isola del Borneo abita il 90% della specie

In particolare c’è apprensione per la comunità degli orangotango che vive solamente nel Borneo e nell’isola di Sumatra. Il 90% della popolazione globale degli orango vive proprio sull’Isola del Borneo. Qui la perdita di superficie forestale ha già ridotto notevolmente l’habitat di questa specie, che infatti rientra nella lista delle specie a rischio estinzione del WWF, con grado di pericolo critico (CR) secondo l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Ad oggi ne esistono solo 70 mila esemplari.

Dagli anni ’70 ad oggi solo nella provincia di Kalimantan sono stati uccisi tra i 2 e i 3 mila orango ogni anno secondo l’IUCN. In un secolo la popolazione globale è stata dimezzata.

I lavori per la realizzazione nel nucleo amministrativo della nuova capitale Nusantara prenderanno il via già quest’anno, mentre il processo di spostamento vero e proprio inizierà nel 2024.

Secondo le Nazioni Unite l’espansione delle attività e delle superfici occupate dall’uomo porterà all’estinzione degli orango entro i prossimi decenni. E se l’uomo sta cercando di rimediare allo sprofondamento della città di Giacarta, sta al contempo affossando ogni probabilità di ripresa di una delle specie animali più incredibili al mondo.
“Questo piano richiederà uno spostamento massiccio di persone, e farà alzare la domanda per lo sfruttamento dei terreni circostanti, per poter permettere la costruzione di case, uffici e fabbriche”, ha dichiarato alla CNN Anton Nurcahyo, vice CEO della compagnia non profit Borneo Orangutan Survival Foundation (BOS). ” Questo provocherà grandi cambiamenti negli habitat circostanti”.
I distretti di Sepaku e Samboja, dove sorgerà la nuova capitale dell’Indonesia, non sono nello specifico zone abitate da orango in stato brado. Ma qui sorge il centro di recupero per orango gestito della BOS, dove si lavora per reintegrare in natura esemplari salvati.
Il governo indonesiano ha garantito che il progetto da 32 miliardi di dollari non toccherà in alcun modo le zone protette. La città promessa sarà “smart”, dotata di tecnologie “green” con impatto ridotto sull’ambiente: così l’ha descritta il presidente.  Il governatore della provincia del Kalimantan orientale ha però ammesso che per fare spazio al nuova capitale, nel sito scelto di oltre 2500 chilometri quadrati, sarà necessario abbattere qualche albero. Si tratta di una superficie grande due volte la città di Roma.
“Sicuramente saranno necessari dei sacrifici – ha spiegato –  ma abbiamo come obiettivo anche quello di rivitalizzare le foreste. Una volta terminato, la città sarà composta al 70% da spazi verdi”. Il rischio, oltre all’urbanizzazione e alla perdita di foreste, e legato anche alla previsione di un maggiore flusso turistico, attratto anche dalle specie animali locali.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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