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Inquinamento: in India il fiume sacro Yamuna ricoperto da uno strato di schiuma bianca

Nel corso d’acqua sono state rilevate sostanze altamente tossiche. Non è la prima volta che si verifica questo fenomeno

  • In questi giorni il fiume indiano Yamuna è stato ricoperto da uno spesso strato di schiuma bianca; il fenomeno creatosi per un miscuglio di liquami e rifiuti industriali combinati con altre scorie, ha sollevato molte preoccupazioni circa i potenziali rischi per la salute umana. Lo Yamuna è il più grande affluente del Gange con una lunghezza totale di circa 1376 km; dall’Himalaya passa attraverso diversi stati per poi sfociare a Triveni Sangam Prayagraj, nell’Uttar Pradesh. Oltre ad essere considerato sacro per milioni di indiani, è molto importante anche per le irrigazioni.
Fiume Yamuna a Kalindi Kunj, Nuova Delhi (Foto PTI)

Nel corso d’acqua sono state rilevate sostanze altamente tossiche come fosfati e ammoniaca che oltre a compromettere la salute umana e quella degli animali, hanno un impatto devastante sull’ecosistema del fiume e dell’ambiente circostante. Purtroppo non è la prima volta che si verifica questo fenomeno: la formazione di schiuma bianca sullo Yamuna avviene annualmente durante l’inverno e, secondo gli esperti, è un indicatore della presenza di elevati livelli di liquami non trattati e di inquinanti industriali che finiscono nelle acque del fiume.

Bhim Singh Rawat, attivista e membro del South Asia Network on Dams, Rivers & People, una rete informale che si occupa di questioni relative ai fiumi, alle comunità, alle infrastrutture idriche su larga scala e del loro impatto ambientale e sociale, ha dichiarato: “Normalmente il segmento superiore dello Yamuna subisce periodi di piena significativi, ma quest’anno non ce ne sono stati durante il monsone di sud-ovest appena concluso del 2024. Ciò è insolito poiché il fiume generalmente assiste ad almeno un paio di periodi di piena bassi o medi in questo segmento ogni anno. L’inquinamento del fiume rimane un problema critico che colpisce sia la salute umana che la fauna selvatica nelle aree circostanti. Sebbene il fiume abbia una certa capacità di purificarsi, i livelli di inquinamento hanno raggiunto uno stadio allarmante. La comparsa della schiuma bianca che diventa più evidente nei periodi di festa, evidenzia ulteriormente questo problema. Questo tipo di formazione è comune quando i grassi delle piante in decomposizione e gli inquinanti si mescolano con l’acqua ma la sua presenza durante il monsone è sorprendente. Quest’anno la mancanza di periodi di inondazione che di solito aiutano a lavare via gli inquinanti, potrebbe aver contribuito alla formazione della schiuma”.

 

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Pochi giorni dopo che le immagini dello spesso strato di schiuma sulla superficie dello Yamuna sono diventate virali sui social media, i membri del team Delhi Jal Board hanno iniziato a spargere soluzioni antischiuma per contrastare l’accumulo di schiuma tossica attorno alla diga di Okhla ed il governo di Delhi ha formato un comitato di coordinamento per ciascuno dei 13 punti critici dell’inquinamento nella città. I funzionari del Delhi Jal Board hanno affermato che si prevede che nel processo verranno utilizzate circa 12-15 tonnellate di un agente antischiuma diluito, aggiungendo che l’esercitazione continuerà fino a Chhath Puja, una delle principali feste indù celebrate nel Bihar e nell’Uttar Pradesh orientale che si terrà tra il 6 e l’8 novembre.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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