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Dicembre 2020 è stato più caldo del normale, ma anche molto più piovoso

Dopo un novembre eccezionalmente asciutto, a dicembre è arrivato il doppio della pioggia tipica del periodo

A dicembre il clima è stato particolarmente mite per l’Italia: la temperatura è stata di oltre un grado (+1,1°C) più elevata della media. Si tratta del 7° dicembre più caldo mai registrato, a pari merito con il 2011 e il 1959, dopo il record del 2019 (+1.9°C) e del 2000 (+1.8°C), e poi anche sotto i dicembre del 2006, 2014, 2004 e 2002.

Il dato è in linea con l’intero 2020, che si è classificato al quinto posto tra gli anni più caldi mai registrati in Italia, con un’anomalia di ben +0,89°C. Il 2018 mantiene dunque il primato, seguito da 2015, 2014 e 2019.

Nonostante il clima particolarmente caldo, il mese di dicembre spicca soprattutto per la quantità di pioggia: dopo un novembre eccezionalmente asciutto nel mese scorso l’Italia ha ricevuto addirittura il doppio delle piogge tipiche del periodo. 

La circolazione atmosferica è stata infatti completamente differente: mentre a novembre ha ostacolato il transito di perturbazioni favorendo una situazione eccezionalmente siccitosa, nel mese di dicembre ha determinato diverse fasi perturbate, caratterizzate da precipitazioni anche molto intense e diffuse, spesso accompagnate da forti venti meridionali. A livello nazionale ha piovuto esattamente il doppio rispetto alla media, con un’anomalia del +100 per cento che rappresenta uno dei valori più elevati mai registrati dal 1959. Più precisamente, quello del 2020 si classifica come il 2° dicembre più piovoso della serie, di pochissimo sotto al record del 1961 (+101%), e contemporaneamente il mese in assoluto più piovoso del 2020, con il transito di ben 11 perturbazioni per 26 giorni perturbati.

Guardando leggermente più in dettaglio, in molte zone del Nord ha piovuto il triplo rispetto alla media e in diverse aree del Centro e della Sardegna si è accumulato più del doppio del quantitativo normale. Solo in poche zone le precipitazioni si sono avvicinate alla media o anche leggermente sotto, come a Torino, Pescara, Napoli e Catania. Le abbondanti piogge del mese hanno fatto risalire sensibilmente il bilancio annuale che, proprio alla fine, è tornato vicino alla media con un leggero scarto negativo (-1%) determinato da valori nella media al Nord, leggermente sotto la media al Centro e leggermente sopra al Sud e Isole.

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Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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