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Emergenza maltempo: i 4 fattori che hanno determinato l’evento estremo in Lombardia

Le temperature del Mar Mediterraneo sono sopra le medie e hanno favorito un ulteriore apporto di energia

Ci sono almeno quattro fattori che hanno concorso a determinare la situazione di maltempo estremo che ha colpito ieri la Lombardia e oggi anche altri settori del Nord.

Uno è il flusso meridionale persistente di aria calda e molto umida, un altro è l’effetto stau generato dalla barriera alpina, un terzo fattore è la temperatura sopra la media del Mediterraneo, infine la configurazione ciclonica delle correnti in corrispondenza del Nord Italia.

Quest’ultimo fattore, di carattere dinamico, solitamente favorisce i moti ascensionali della massa d’aria, attraverso i quali si generano nubi e precipitazioni. Sommando questo al secondo fattore, ossia la risalita forzata delle correnti, dovuta alla presenza dei rilievi alpini, si ottiene un notevole incremento delle suddette correnti ascensionali e quindi una corrispondente accentuazione della formazione di nuvole e piogge. Se poi la massa d’aria contiene molta umidità (ieri sul nord Italia lo strato atmosferico era saturo di vapore acqueo dal suolo fino ai 6000 metri e comunque discretamente umido anche a quote superiori) il rischio che si formino imponenti ammassi nuvolosi carichi di pioggia è ancora più elevato.

Un ulteriore apporto di energia e carburante (il vapore acqueo) è garantito dall’elevata temperatura dei mari che circondano l’Italia, che in questo periodo sono caratterizzati da valori da 1°C a 3°C sopra la media. C’è da notare che, in linea con i risultati degli studi sui cambiamenti climatici, l’atmosfera più calda, i mari più caldi e la persistenza delle configurazioni della circolazione atmosferica, insieme alle relative conseguenze in termini di fenomeni atmosferici, sono aspetti destinati a divenire sempre più frequenti. Come accaduto in altre occasioni anche recenti (ad esempio gli eventi estremi dello scorso anno) non deve sorprendere se capita di osservate temperature molto elevate in un settore dell’Italia e contemporaneamente maltempo e violenti nubifragi in un’altra zona: si tratta delle due facce della stessa medaglia.

Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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